Mentre l’imponente campanile della chiesa parrocchiale del paese, dedicata ai santi Secondo e Matteo e che si erige maestosa sulla sommità del centro storico, compie in questi giorni i suoi primi 160 anni (fu terminato nel mese di maggio del 1861 ed è coetaneo dunque dell’Unità d’Italia), a Montegrosso si pensa anche a dare valore ai piccoli spazi parrocchiali delle borgate.
Nei giorni scorsi un gruppo di volontari ha provveduto a ritinteggiare i locali del primo piano della casa canonica di Vallumida, dopo l’intervento di ristrutturazione dei mesi scorsi che ha reso più funzionale e confortevole l’abitazione, non più impiegata da quando nel 2011 don Anselmo Soria, dopo 51 anni, si ritirò in seminario.
Il parroco di Montegrosso don Ivano Mazzucco ha provveduto alla firma del contratto di affitto ad una famiglia montegrossese e così, il gruppo di volontari (Dario, Marian, Bruno, Roberto e Giovanni) si è messo a disposizione per rinfrescare le pareti, dopo che altri volontari avevano dato aiuto nella sistemazione delle stanze. «La casa sarà nuovamente abitata, con una presenza fissa in parrocchia utile per tanti motivi – dice il diacono Giovanni Bianco, nel gruppo di volontari – E anche la casa ne gioverà, perché di nuovo abitata e riscaldata».