Bar e ristoranti: dalle 23 solo servizio al tavolo per fermare gli assembramenti
Ancora una volta il sindaco di Asti Maurizio Rasero è dovuto intervenire per regolamentare la “movida” di Asti e, in particolare, i servizi di somministrazione, gli orari e le restrizioni per bar e ristoranti.
L’ha fatto con una nuova ordinanza – la 49 del 29 maggio – che prevede, fino al 2 giugno, la possibilità di effettuare somministrazione non prima delle 4 del mattino e non dopo l’1 di notte. Allo stesso tempo, sempre nei bar e ristoranti della città, dalle 23 è consentito il solo servizio al tavolo, nei limiti dei posti a sedere previsti nell’esercizio e non è ammesso il servizio al bancone, né l’asporto.
L’ordinanza è stata firmata ieri dopo aver visto quanto avvenuto lo scorso fine settimana e gli assembramenti davanti ai locali, o in centro, di gente che stava in piedi con birre o altri drink in mano, limitando il passaggio lungo la via e impedendo, di fatto, il rispetto del distanziamento sociale per arginare il diffondersi del virus.
In caso di violazione dei divieti sono previste sanzioni da 400 a 3.000 euro.
Intanto perdura fino al 2 giugno l’obbligo, imposto dalla Regione, di indossare le mascherine all’aperto nei centri abitati e nelle aree commerciali mentre non è previsto per chi siede nei dehor dei bar o dei ristoranti, salvo che non debba utilizzare i bagni dell’esercizio.
2 risposte
L’obbligo imposto dalla Regione è ampiamente disatteso e non solo per quel che riguarda le aree all’aperto. Oggi ho visto ben più di una persona fare la spesa al supermercato, portando la mascherina si,ma sotto il naso, che equivale a non averla. Non parliamo dell’esterno, dove molti la portano sotto il mento. Avvertirli ? In un paese civile si potrebbe tentare, qui come minimo scatta la rissa,per cui mi contento di seguire le regole sapendo che io la mia parte l’ho fatta.
Complimenti al giornalista. E’ riuscito a scrivere dei rischi degli alcolici senza nominare il vino.