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Nascerà un albo di chi si occupa dell'accoglienza
Attualità

Nascerà un albo di chi si occupa dell'accoglienza

Inaugurazioni a parte, il problema dell’arrivo continuo dei profughi è cosa che mette a dura prova la burocrazia e la risposta immediata all’accoglienza. I fondi messi a disposizione del Governo

Inaugurazioni a parte, il problema dell’arrivo continuo dei profughi è cosa che mette a dura prova la burocrazia e la risposta immediata all’accoglienza. I fondi messi a disposizione del Governo (i famosi 30 euro al giorno per ogni richiedente politico) “scadevano” lunedì, cioè a fine giugno. Un’incognita che pesava su tutti gli enti e le associazioni che avevano preso in carico gruppi di persone.

Dalla Prefettura di Asti ieri è arrivata la notizia della proroga dello stanziamento per le convenzioni già in essere, fino al 30 luglio. Entro quella data, però, la Prefettura definirà un avviso di ricerca pubblica per istituire una sorta di “albo” delle associazioni, delle cooperative sociali e degli enti che mettono a disposizione strutture e personale per accogliere i profughi. Ognuna dovrà definire quanti posti letto ha a disposizione e quanti, eventualmente, siano già occupati da precedente ospitalità sempre ai profughi. Sarà all’interno di questo registro che la Prefettura, di volta in volta, sceglierà le destinazioni dei gruppi che non cesseranno di arrivare in Piemonte con una quota di 25 persone ad Asti ogni 450 arrivi all’aeroporto di Caselle.

La copertura finanziaria è assicurata fino al 31 dicembre, per consentire alle commissioni che vaglieranno lo status di rifugiato politico, di portare a termine il loro compito. Considerando che le udienze sono già state fissate fra novembre e la fine dell’anno. Non cambieranno le cifre nè la modalità di accoglienza diffusa (anche in famiglia) sperimentata nell’Astigiano. Ma tutto sotto la diretta responsabilità dei soggetti autorizzati a gestire l’accoglienza.

d.p.

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