Cerca
Close this search box.
nisa
Attualità

Nizza, le “botteghe” rilanciano con i pasti a domicilio

Esercenti locali si adattano alle misure di restrizione imposte dal diffondersi del “coronavirus”

Ristoranti e botteghe della città del “Campanòn” rilanciano, per superare il momento difficile, introducendo la consegna a domicilio di piatti e servizi. A fare menzione della novità è l’assessore alla comunicazione Marco Lovisolo: «Abbiamo avuto i primi contatti in questo senso nel momento stesso in cui, la scorsa domenica, con il sindaco Simone Nosenzo uscivamo dagli uffici della Prefettura. Stavano circolando le prime news e già ricevevamo le prime segnalazioni da parte dei privati». Con un record: un ristorante che, decidendo di chiudere per la sera stessa, si organizzava per portare i piatti per la cena a casa di coloro che avevano prenotato un tavolo. A seguire, molte attività hanno creato menu ad hoc, aderivano anche esercenti non di ristorazione, mentre l’amministrazione stilava la guida al momento disponibile sul sito del Comune e sulla pagina facebook “Nizza è”. Prosegue l’Assessore: «Riuscire a strutturarsi per effettuare le consegne non è scontato, richiede risorse economiche e il rispetto di determinate norme sanitarie. Ma è bello vedere che in molti hanno saputo organizzarsi e farlo molto rapidamente». In molti casi, ribadisce Lovisolo, a far decidere i privati è stato il senso civico, con il desiderio di continuare a fornire un servizio: «Il caso dei alcuni ottici, a disposizione per raggiungere i propri clienti in caso di necessità».
La novità è tanto più significativa perché in parallelo all’affermarsi recente, nelle grandi città, dei servizi di consegna a domicilio di pressoché qualsiasi cibo (con prenotazione via app), i residenti di Nizza Monferrato e dei paesi immediatamente limitrofi avevano al riguardo scelta pressoché nulla. Sono invece una quarantina, al momento in cui scriviamo, le aziende che hanno implementato la consegna. Si va da una nutrita pattuglia di ristoranti, pizzerie e pub, con cucina piemontese tradizionale ma anche esotica, a un folto gruppo di macellerie, negozi di frutta e verdura, panetterie, senza dimenticare ovviamente farmacie, erboristerie, vivai, casalinghi, librerie.
Prosegue Lovisolo: «Vorrei che tutti contribuissimo a diffondere l’elenco, per far sì che la notizia giri, con i relativi contatti delle singole attività. Nizza si è attivata prima degli altri, già a partire dalla scorsa domenica, e un elemento fondamentale è stata la laboriosità ed elasticità degli esercenti, che non possiamo non ringraziare per il grande sforzo». Il riscontro di ordini e positivo, sembra che piaccia ai Nicesi questo modo di sostenere il commercio “a chilometri zero”: «Noi amministratori per primi stiamo cercando di attingere alle proposte gastronomiche di tutti, facendo dove possibile anche un minimo di promozione sui social. Quello che posso dire è un grande grazie agli esercenti, così come a chi continua a farli lavorare. Questa forma di solidarietà permette loro di proseguire. Certo se l’emergenza si prolungasse, diventerebbe più difficile per tutti». Conclude l’Assessore: «L’elenco è stato stilato in collaborazione con l’ufficio URP e Commercio della Città di Nizza Monferrato: chiunque volesse ancora aderire è pregato di contattarci».

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link