Cerca
Close this search box.
Nizza: Polis boccia Nosenzo e l’amministrazione
Attualità

Nizza: Polis boccia Nosenzo e l’amministrazione

Carcione della minoranza: “Sottovalutata la. mancanza di esperienza”

Il gruppo di minoranza Progetto Polis, per voce del consigliere, a suo tempo candidato sindaco, Maurizio Carcione, boccia il primo anno dell’amministrazione cittadina di Nizza Monferrato guidata dal sindaco Simone Nosenzo: «Pensiamo che i Nicesi abbiano scelto Nosenzo dando un giudizio positivo sul “nuovo”, aspettandosi entusiasmo e voglia di fare. Forse però hanno sottovalutato la mancanza di esperienza, lo scarso peso politico e la poca umiltà, una caratteristica che sarebbe richiesta a un neoeletto. Come Minoranza siamo stati sempre disponibili a offrire dialogo e conoscenza, qualcosa che è stato sempre rifiutato». Carcione è secco, per quanto pacato, nel contestare tema per tema le decisioni dell’amministrazione.

A partire da quanto, a suo dire, rappresenterebbe il mancato mantenimento di promesse fatte in campagna elettorale: «Sulla sicurezza si era parlato di 25 nuove telecamere. Al momento, dopo un anno, non ce ne risulta in funzione nessuna in più rispetto a quelle già presenti. So che stanno lavorando, non so a che fase di installazione siano, ma sicuramente non saranno 25». Il Consigliere fa riferimento al suo mandato da sindaco per contestare un altro dato sullo stesso tema: «Alla conclusione del quinquennio il comando di Polizia Locale mi regalò una foto con tutti gli agenti in servizio. Li ho contati: nonostante una assunzione, oggi la città ha ancora un’unità in meno rispetto ad allora». Riguarda la sicurezza anche il rischio idrogeologico, da sempre tema molto seguito dall’ex assessore Sergio Perazzo.

È quest’ultimo, da componente del progetto Polis, a segnalare quella che potrebbe essere una criticità con cui Nizza dovrà fare i conti: «Sappiamo che non sarà un’estate normale, sarebbe utile che questa amministrazione cominciasse a prendere precauzioni. Con la nostra maggioranza riunioni preventive di questo genere erano la norma, proprio per prevenire le emergenze. Quello che mi chiedo, in particolare, è se siamo pronti e preparati a gestire un eventuale, minore afflusso idrico. Se si rompe un condotto importante, significa restare senz’acqua anche per 15 giorni». Perazzo menziona la commissione che sarebbe stata convocata in comune, richiedendo la presenza del personale dell’Acquedotto Valtiglione, ATO (autorità d’ambito) e della nuova azienda che si occupa del servizio idrico, IRETI.

Conclude il consigliere Maurizio Carcione: «Questi interlocutori non si sono presentati alla riunione. Ci dicono che gli inviti non sono stati ricevuti. Per quanto ci riguarda, è il segno che questa amministrazione non è autorevole».

Fulvio Gatti

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale