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Don Paolo Lungo è il nuovo parroco" alt="Nostra Signora di Lourdes,Don Paolo Lungo è il nuovo parroco" loading="lazy" />
Attualità

Nostra Signora di Lourdes,
Don Paolo Lungo è il nuovo parroco

Domenica la comunità parrocchiale di Nostra Signora di Lourdes si è riunita attorno al nuovo parroco don Paolo Lungo, accogliendolo festosamente sul sagrato della chiesa con canti, applausi e i

Domenica la comunità parrocchiale di Nostra Signora di Lourdes si è riunita attorno al nuovo parroco don Paolo Lungo, accogliendolo festosamente sul sagrato della chiesa con canti, applausi e i saluti di Andrea Musso («Dopo don Gino Bosticco e don Italo Francalanci, oggi la comunità accoglie te, don Paolo, nel quartiere Torretta, che è un granaio dal quale tutti possiamo attingere a piene mani, aiutandoci reciprocamente») e del sindaco Fabrizio Brignolo. Che si è detto lieto di presenziare all’ingresso del nuovo parroco il cui impegno pastorale sarà impegnativo, ma potrà contare sulla collaborazione dei fedeli in una parrocchia grande ed importante in cui le persone formano una comunità pronta ad accogliere anche chi viene da lontano. Il primo cittadino ha poi salutato don Francalanci che porterà in Brasile, a Cuiabà nel Mato Grosso, «un pezzo di astigianità».

Il canto “E’ festa grande” del coro diretto da Chiara Ruffinengo ha accompagnato la processione dei chierichetti, dei diaconi e di 13 sacerdoti all’altare dove il vescovo Francesco Ravinale ha specificato che don Paolo svolgerà il suo ministero «in questa che è una bella parrocchia perché unisce l’organizzazione che caratterizzava don Gino e il cuore di don Italo, il quale corona il sogno di ritornare in Brasile come fidei donum (il sacerdote partirà a fine luglio, e sarà accompagnato a Cuiabà dal vescovo, già in Brasile per partecipare alla Giornata mondiale della Gioventù, ndr). Don Paolo rimarrà parroco di Montegrosso-Cinaglio, Casabianca, Revignano-Vaglierano, ma essendo giovane (è nato a Casale Monferrato il 30 ottobre 1968) riuscirà a compiere perfettamente il suo lavoro in tutte le comunità parrocchiali».

Dopo la lettura del decreto di nomina, don Lungo ha presieduto la messa e all’omelia ha, tra l’altro, detto: «Oggi per questa parrocchia inizia una nuova tappa di un cammino unitario. Voi mi avete accolto con simpatia, amicizia e fiducia, ne sento il peso ma, con l’aiuto di Dio, mi metto al vostro servizio senza risparmio di energie. Saluto le tante vitalità presenti in Torretta: il coro, i catechisti, i giovani, la società sportiva e il comitato Palio, e vedendo alle parete sinistra dell’altare due drappi, e l’altra parete vuota, spero che a settembre si vinca il Palio. Prendo spunto dalla frase stampata, alcuni anni fa, dai giovani della parrocchia, sulle magliette, mutuata dal libro “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry: “Volersi bene non significa soltanto guardarsi negli occhi ma guardare nella stessa direzione”. Quindi dobbiamo essere un punto di aggregazione e di aiuto gli uni per gli altri, camminando insieme».

La festa si è poi conclusa con un rinfresco nel cortile della parrocchia dove Michelino Musso, a nome di un gruppo di parrocchiani, ci ha confidato come «don Italo Francalanci, in dodici anni di lavoro qui con noi, ha dimostrato disponibilità alle esigenze materiali e spirituali di tutti, specialmente di quelli in difficoltà. Persona umile e riservata, ha sempre saputo accogliere tutti, la sua porta è sempre rimasta aperta, ha promosso tante iniziative. A lui il nostro grazie di cuore e a don Paolo l’augurio di buon lavoro in Torretta».

Guido Gabbio

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