Duecentosei telecamere di nuova generazione, 21 ad alta definizione adibite alla lettura delle targhe e alla tracciatura dei percorsi delle auto, dieci per il monitoraggio del Belbo compresa la cassa di espansione. E, ancora, 22 mila metri di fibra ottica, 7 mila metri di cavi-rete e 8 mila di fili elettrici. Il tutto governato da 15 armadi di derivazione che trasmettono questa mole di dati alla sala di controllo della Polizia locale. Progetto costato 480 milla euro, di cui 220 mila arrivati dal Ministero dell’Interno.
Sono questi, in sintesi, i numeri della rete di videosorveglianza completata lo scorso dicembre che sorveglia la città. «Un servizio per la popolazione che, in questo modo, si sente più sicura e consente alla comunità di prevenire e fare da deterrente ai reati» il commento del sindaco Paolo Lanzavecchia nel presentare l’investimento.
Sul controllo degli ingressi e delle uscite dal concentrico si è soffermato il comandante Diego Zoppini. «Le 21 telecamere ad alta definizione sono state installate lungo le vie di accesso e nei punti strategici di Canelli – ha rivelato -. Ad ogni veicolo che oltrepassa questi varchi elettronici viene letta la targa e attraverso un sofisticato sistema potremo tracciarne il percorso anche nei comuni del circondario». Altra importante novità, l’installazione da parte di privati di telecamere collegate con la sala operativa. «Il dispositivo potrà riprendere anche una porzione di strada o area pubblica adiacente l’abitazione. In caso di necessità potremo verificare le immagini per individuare eventuali attività illecite come anche lo spaccio. Un’opportunità in più possibile con questo sistema».
Giovanni Vassallo