Un’enorme bandiera tricolore, guidata da un paracadutista, è scesa da un cielo azzurrissimo su piazza Lugano per concludere e solennizzare l’intitolazione dei giardini di piazzale Penna al Milite Ignoto, avvenuta nella mattinata del 4 novembre.
La cerimonia è giunta al termine di un primo momento celebrativo svoltosi in piazza I° Maggio ed ha coinvolto, oltre alle autorità militari e civili della Provincia di Asti, anche rappresentanti di tutte le Associazioni d’Arma di Asti, la banda musicale cittadina “Cotti”, cittadini, gli studenti della Brofferio ed i bambini dell’asilo “Anfossi”, felicissimi di sventolare le loro bandierine tricolori.
Introdotto dall’assessore alla Cultura Gianfranco Imerito, il sindaco Maurizio Rasero ha ricordato ai presenti che «il 4 Novembre di quest’anno ha una solennità ancora più grande che negli anni passati, perché ricorre nel centenario dell’inumazione della salma del Milite Ignoto all’Altare della Patria di Roma. Il completamento del percorso risorgimentale avvenne con una guerra che costò centinaia di migliaia di morti, tutti rappresentati dai poveri resti di un caduto senza nome, sepolto nella tomba che era stata eretta per un re. Questi giardini da oggi sono intitolati alla sua memoria grazie all’impegno della Federazione del Nastro Azzurro e di tutte le Associazioni d’Arma astigiane.»
Per il presidente della Provincia Paolo Lanfranco «il 4 novembre deve tornare ad essere una festa nazionale e deve meritare una partecipazione ancora più ampia e condivisa, mettendo da parte quel che ci divide. Dobbiamo riscoprire le nostre radici ricordando che la provincia di Asti ebbe quasi 5.000 morti nel primo conflitto mondiale: nella figura del Milite Ignoto ci sono anche i nostri Caduti.»
Marco Montagnani, presidente della Federazione del Nastro Azzurro, ha sottolineato come «tutte le istituzioni astigiane si siano unite in questa celebrazione: Prefettura, Provincia, Comune ed Associazioni hanno lavorato nella stessa direzione, ognuna portando valori per celebrare questa giornata. Nel 1921 il treno che portava il Milite Ignoto non passò da Asti, ma oggi il suo ricordo resta con noi.»
Gli interventi sono stati chiusi dal prefetto di Asti, Alfonso Terribile, per il quale «dopo cento anni il ricordo non è stato scalfito e la memoria ci parla di una generazione di ragazzi che non abbiamo perso invano perché il nostro Paese vive oggi libero e democratico anche grazie al loro sacrificio.»
Grande ammirazione ha suscitato l’assoluta precisione con cui il tricolore di 150 metri quadrati è atterrato nello spazio stabilito, guidato dal campione del mondo di paracadutismo Claudio Borin, lanciatosi insieme a Bruno Scagliola da un’altezza di 1200 metri.
Per la celebrazione del Milite Ignoto è stata anche allestita una mostra al Teatro Alfieri, dove si sono anche tenute tre serate che hanno richiamato una folta partecipazione di pubblico.
[foto Billi]