In occasione della Festa della donna, l'ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) ha organizzato una conferenza di presentazione dello studio "Prendersi
In occasione della Festa della donna, l'ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) ha organizzato una conferenza di presentazione dello studio "Prendersi cura di chi ci cura". L'incontro ha visto la partecipazione del presidente regionale ANMIL Piemonte Silvio Olivero, del dott. Claudio Lanfranco (Presidente CIMO ? Confederazione Italiana Medici Ospedalieri), del dott. Giuseppe Costantino (responsabile INAIL di Asti), di Barbara Tinello (rappresentante FP CGIL sanità), del dottor Dino Penso (segretario Generale UIL FPL) e di Salvatore Bullara (segretario territoriale Cisl Fp Alessandria ? Asti).
L'ANMIL lavora da 70 anni per la tutela delle vittime del lavoro e alcuni dei suoi professionisti più qualificati hanno lavorato per la realizzazione di "Prendersi cura di chi ci cura", studio sui rischi legati al lavoro delle donne che operano nel settore sanitario. I dati INAIL mostrano come la presenza femminile nel campo infermieristico, ma anche ai vertici del comparto medico?scientifico italiano, raggiunga oggi il 70% del personale sanitario. Le quote dei "medici in camicie rosa" superano infatti quelle maschili e nell'arco di 15 anni il numero di direttori generali donna è quasi raddoppiato. Quello della sanità è l'ambito lavorativo in cui l'incidenza degli infortuni femminili risulta superiore a quella maschile.
Si stima inoltre che il 15% delle donne infortunate appartenga a questo settore e ciò non solo è dovuto al tipo di prestazione lavorativa che sottopone a maggiore rischio di infortunio e contrazione di malattie professionali. Un'ulteriore causa sempre più diffusa infatti è anche l'"aggressione o violenza da parte di estranei", quali pazienti psicolabili e parenti, che a livello nazionale comporta 600 mila giornate lavorative perse in un anno, oltre all'incidenza negativa sulla qualità e la gestione della vita personale e famigliare.
Al riguardo, nell'assemblea sono state riportate dal consigliere Biamino le testimonianze indirette di vittime di infortuni lavorativi di questa natura, affermando la necessità di un monitoraggio di un anno sui lavoratori del campo sanitario astigiano. Il presidente territoriale ANMIL Roberto Sardo ha poi preannunciato l'intenzione di istituire una borsa di studio a favore degli studenti di Scienze Infermieristiche di Astiss che volessero sviluppare una tesi di laurea su questo argomento. In accordo con il dottor Scalfari, direttore di Astiss, l'appuntamento è quindi per l'8 marzo 2016 per verificare la reale disponibilità degli studenti.
Alice Ferraris