Il presidente Asp esprime il suo parere dopo lincontro in municipio con i sindacati. Nel frattempo vengono confermati dal Comune i tagli al trasporto pubblico, che ammontano a 1,3 milioni. Bagnadentro: «Pronto a ridurmi il compenso»
Nessun passo indietro sui tagli al trasporto pubblico da parte del Comune. E emerso allincontro che si è svolto mercoledì mattina in Municipio tra Comune, Asp e sindacati per discutere sul futuro del settore alla luce dellingente riduzione di risorse prevista questanno (di cui è stata attuata una prima tranche da 25mila euro): 1,3 milioni di euro in totale, ovvero 800mila in euro in meno dalla Regione e 500 mila dallAmministrazione comunale. «Ci incontreremo nuovamente il 2 maggio – spiega Fabio Dura, segretario provinciale Filt Cgil – quando esamineremo il piano industriale dellAsp, che abbiamo richiesto in modo da fare una ragionamento globale che investa tutta lazienda, a fronte di tagli ingenti su cui il Comune non fa passi indietro. Anche perché quello che abbiamo ascoltato mercoledì non ci piace affatto, in quanto prevede riduzioni del servizio e in contemporanea aumenti di biglietti dellautobus, abbonamenti e parcheggi senza intervenire laddove lazienda potrebbe trarre profitto».
Dura ricorda quindi quali sono, secondo il sindacato, le opportunità che lazienda potrebbe cogliere. «Abbiamo innanzitutto chiesto di mettere a pagamento le navette elettriche in centro, dato che ci sembra logico che si possa guadagnare da un servizio che è rimasto gratuito. Poi abbiamo chiesto di modificarne il percorso, proponendo, ad esempio, un tragitto ad anello che dalla stazione ferroviaria vada al nuovo Tribunale, zona non ancora servita, ponendo contemporaneamente fine alla concorrenza interna tra navette e linea 4, che porta solo svantaggi. E ancora, riteniamo che lAsp potrebbe avviare unagenzia viaggi (dato che è già dotata di un servizio noleggio) e aprire al pubblico il distributore di metano di Valbella».
Perplesso anche Luciano Tolu, segretario provinciale Fit Cisl. «Vista la situazione – spiega – abbiamo illustrato allazienda varie proposte per cercare di aumentare i ricavi laddove sia possibile. Tra queste, anche la reintroduzione dei pullman di linea in centro città, dato che, da quando sono state messe in funzione le navette, lazienda ha perso molta utenza. O, almeno, lintroduzione dei biglietto sulle navette, anche per una questione di equità tra i cittadini».
Da parte sua, il presidente dellAsp Paolo Bagnadentro sottolinea vari aspetti. «Dallincontro – afferma – è emerso in primo luogo che il Comune non può evitare i tagli al settore, a fronte di una riduzione generale di fondi che ha subito dalla Regione per 8,5 milioni di euro solo sul 2013. E anche la richiesta di fare investimenti per portare in pareggio il bilancio è impraticabile, in quanto lesigenza e mettere a posto i conti relativi al 2013, una scadenza temporale troppo ravvicinata per qualsiasi tipo di progetto o investimento. Ciò non toglie che presenteremo il piano industriale, ma nel frattempo dobbiamo trovare soluzioni più immediate».
Per questo la prossima settimana è previsto un incontro tra Rsa (rappresentanti sindacali aziendali) e dirigenti dellazienda per analizzare gli interventi da effettuare, punto per punto. Si pensa di fare efficienza interna in tutti gli ambiti, oltre ad intervenire sul contratto integrativo di lavoro, ad esempio riducendo il premio produttività dei dipendenti Asp.
E riguardo alla questione navette, che i sindacati propongono di mettere a pagamento? «Senza dimenticare che lultima parola spetta al Comune – dichiara – come presidente Asp penso sia giusto che il centro città sia percorso da vetture di piccole dimensioni e non inquinanti. Ma, parimenti, ritengo che in questo periodo di crisi economica, in cui si chiedono sacrifici a tutti, sia iniquo che una parte dei cittadini non paghi per ususfruire di un servizio. Secondo me si può quindi riflettere sullintroduzione del biglietto sulle navette, anche a fronte di una parziale modifica dei percorsi, nello specifico di quei tratti percorsi anche dalle linee tradizionali».
Lo stesso principio di equità anima la scelta del presidente Asp di autoridursi lindennità, pari a 32mila euro lordi: «Il caldo fatica ad arrivare in questa tardiva e difficile primavera – scrive Bagnadentro in una nota – ma occorre pur sempre prepararvisi. Per questo ho deciso di recarmi dal barbiere e sottopormi ad una consistente sforbiciata. In questo caso il barbiere è rappresentato dallassemblea dellAsp, in programma il 30 aprile, a cui chiederò di ridurmi il compenso annuale da presidente». Per poi concludere: «Viviamo in un momento delicato in cui sarà inevitabilmente imposto qualche sacrificio a cittadini, soci dellazienda e dipendenti: sacrifici che ritengo che non sia possibile chiedere senza iniziare da me stesso».
Elisa Ferrando