Concluso il primo triennio del progetto "Pais – Accoglienza rifugiati", nato nel 2011 in collaborazione con il Piam Onlus, ora è trempo di bilanci e di prrogrammi per il secondo triennio (2014-16). Ad oggi sono stati accolti 10 nuclei, in totale circa 40 persone, compresi single e famiglie monoparentali, alcuni dei quali hanno raggiunto l'indipendenza trovando un lavoro e addirittura, in un caso, avviando un'attività in proprio. Ad inaugurare il…
Concluso il primo triennio del progetto "Pais – Accoglienza rifugiati", nato nel 2011 in collaborazione con il Piam Onlus, ora è trempo di bilanci e di programmi per il secondo triennio (2014-16). Ad oggi sono stati accolti 10 nuclei, in totale circa 40 persone, compresi single e famiglie monoparentali, alcuni dei quali hanno raggiunto l'indipendenza trovando un lavoro e addirittura, in un caso, avviando un'attività in proprio. Ad inaugurare il secondo ciclo di "Pais" è la nuova famiglia, arrivata da circa giorni, che prende il posto dei Siriani partiti lo scorso settembre per la Svezia. I nuovi accolti arrivano dalla Palestina: sono una famiglia con tre bambini di 9, 4 e 2 anni in Libia. Il padre è nato in Siria e cresciuto in Libia, la moglie è palestinese, i figli sono nati in Libia.
Simone Perini del Piam, l'organizzazione che da subito si è presa cura di loro, svolgendo le prime pratiche di accoglienza, racconta: «In Libia stavano bene, ma poi, una volta crollato il regime di Gheddafi, sono dovuti scappare e sono stati accolti in altri centri italiani per rifugiati, l'ultimo dei quali è quello di Riace. Sembrano contenti di essere in Italia, vogliono imparare l'italiano e trovare un lavoro». Guido Rosina, il primo cittadino di Settime, aggiunge: «Devo dire che ora Settime, dopo aver ospitato famiglie siriane, somale, afghane e ora libiche e palestinesi, è proprio una bella "insalata russa", nel senso più bello del termine, ne sono contento! La nuova famiglia è giordana, hanno tre figli piccoli e uno in arrivo, il quarto? sarei davvero molto contento se il bebè nascesse a Settime».
Roberta Arias