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Attualità

Palio, Nizza euforico per Giovanni Atzeni
«Chi vince a Siena non vince ad Asti? Vedremo»

Il Rettore Pier Paolo Verri è pronto a scommettere e “guasconeggia”: quest’anno il Drappo uscirà dalle mura astesi e troverà collocazione nella bacheca nicese. In casa giallorossa il trionfo

Il Rettore Pier Paolo Verri è pronto a scommettere e “guasconeggia”: quest’anno il Drappo uscirà dalle mura astesi e troverà collocazione nella bacheca nicese. In casa giallorossa il trionfo manca dal 1986, anno in cui il mitico Leonardo Viti, detto Canapino, s’impose sull’ovale di Piazza del Palio con il cavallo Varigino. Un’attesa quindi che dura da 27 anni, ma che tra una quindicina di giorni potrebbe avere termine.
Correrete con il fantino due volte vittorioso a Siena, Giovanni Atzeni. Impossibile non rientrare nel ristretto novero dei favoriti…
«Va benissimo. Partire favoriti non ci spaventa, anzi. Disponiamo del miglior fantino in assoluto, un ragazzo che ha saputo un anno dopo l’altro ritagliarsi uno spazio sempre più grande nel panorama paliesco e che a Siena ha fornito due impressionanti dimostrazioni di forza».
Centrare il “triplete”, per dirla alla Mourinho, non sarà facile…
«Vincere non è mai facile, servono tutta una serie di componenti. Non ultima la buona sorte. Però questo è l’anno di Giovanni e dopo quanto ha dimostrato a Siena merita davvero di realizzare un’impresa mai riuscita a nessuno: vincere nello stesso anno i tre Palii più importanti d’Italia».

Va detto, a onor del vero, che “Tittìa” avrebbe potuto centrare una clamorosa tripletta a Siena. Ricordi il Palio dell’Assunta 2012?
«Lo ricordo si. Vinse il Montone, con Bartoletti, ma Giovanni stava rimontando in modo impressionante. Gli sarebbero bastati ancora pochi metri per vincere anche quel Palio».
Grande ottimismo, tutto bene in casa giallorossa. Però per vincere ad Asti serve un motore notevole. Avete messo a disposizione di Tittìa un purosangue all’altezza della situazione?
«Uno? Ne ha addirittura due. Ha solo l’imbarazzo della scelta. E’ motivato, ha il morale alle stelle. Mi ha giurato che ad Asti darà il massimo..
Devo fare l’avvocato del diavolo: talvolta il massimo può non bastare…
«Basterà. Atzeni è l’erede di Bruschelli. Il passaggio di consegne per certi versi è avvenuto alla curva del Casato, nel Palio d’agosto, quando Giovanni ha infilato all’interno Trecciolino».

Continuo a provocarti: per la legge dei grandi numeri e per la neppur tanto occulta regola del “do ut des”, chi vince a Siena ad agosto ad Asti il più delle volte fa passerella…
«Il prossimo 15 settembre Nizza diventerà la classica eccezione che sfaterà la regola».
E come propizierete la vittoria?
«Con la consueta grande cena che quest’anno si terrà nella piazza del Comune. Se pioverà ci sposteremo all’interno del Foro Boario, in piazza Garibaldi. Il venerdì gustosa anteprima: “apericena” sotto “Il Campanon”».
Altre iniziative?
«Ancora una. Il 13, 14 e 15 settembre, resta da stabilire se al Foro Boario o alla Trinità, vi sarà una mostra della pittrice senese Claudia Nerozzi, artista che ha dipinto il Drappellone del Palio senese del 2 luglio 2013».

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