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Attualità

Pat & Perry: dall’abbigliamento sportivo alle mascherine per aiutare a superare l’emergenza

Convertita la propria attività mettendo a disposizione tempo ed esperienza per realizzare un “accessorio facciale” in questo momento utile e indispensabile

Pat & Perry: via alla produzione di mascherine

Dall’abbigliamento sportivo all’accessorio facciale. Anche la società astigiana Pat & Perry, che con il brand IPOTESI Sportwear disegna e produce una linea di capi per lo sport, ha così convertito la propria attività mettendo a disposizione tempo ed esperienza per realizzare un indumento in questo momento utile e indispensabile che, dell’abbigliamento normalmente prodotto, mantiene l’alta qualità e il 100% del made in Italy.

Mascherina divisa in tre parti

L’accessorio facciale dunque, composto da un materiale tecnico tristrato diviso in una parte esterna idrorepellente, una membrana idrofila e un interno in poliestere assorbente, è realizzato dall’azienda astigiana in collaborazione con i loro confezionisti dislocati sul territorio italiano e il risultato è un prodotto ergonomico, durevole e confortevole, vero e proprio supporto d’emergenza per i cittadini.
“In un momento in cui – dicono dalla società – la reperibilità delle mascherine certificate è un miraggio”. L’accessorio facciale FREEDOM non è infatti né un dispositivo medico, né un DPI ma rispetta la circolare MS del 18.03.2020 n. 0003572.

Produzione momentanea

La società ci tiene inoltre a precisare che la produzione è solo momentanea ed è stata decisa per correre in soccorso dei cittadini e del proprio territorio e per permettere a tutti di proteggersi temporaneamente in mancanza di mascherine chirurgiche o DPI, una produzione che, tra l’altro, rispecchia e conferma la filosofia di trasparenza del brand IPOTESI sportwear e l’ecosostenibilità, essendo accessori lavabili e riutilizzabili più volte secondo le indicazioni presenti sull’etichetta. Una attenzione all’ambiente cui i titolari di Pat & Perry tengono molto, soprattutto nella probabile eventualità che l’utilizzo di questo dispositivo ci accompagni ancora per molto tempo.

Da un paio di settimane

“E’ tutto partito un paio di settimane fa – informano i titolari della società – dopo alcune richieste provenienti da ospedali della Lombardia cui abbiamo subito aderito rendendoci conto che non potevamo guardare senza fare nulla. La nostra produzione non è a scopo di lucro – sottolineano ancora – infatti le “mascherine”, a parte quelle che continuiamo a donare agli enti pubblici nazionali e locali, alle onlus ecc., sono in vendita quasi al prezzo di costo.”

5.000 unità al giorno

Per ora la produzione degli accessori facciali FREEDOM è arrivata a 5.000 unità al giorno, le confezioni sono da 100 pezzi ed è possibile avere ulteriori informazioni via mail a info@ipotesi.fit.

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