Cambia la legge regionale sui rifiuti allo scopo di raggiungere obiettivi precisi: rafforzare la governance, spingere sulla raccolta differenziata e creare un’impiantistica che permetta al Piemonte di diventare autonomo. In sintesi: puntare sull’ambiente.
La legge approvata oggi in Consiglio regionale prevede la creazione di un Ato (Ambito territoriale omogeneo) unico e sub-ambiti di area vasta, ovvero gli attuali consorzi.
Un iter iniziato un anno fa e fortemente spinto dall’assessore all’Ambiente Matteo Marnati.
“La legge c’era già – commenta Marnati – Noi, raccolte le criticità emerse sul territorio, come quelle che bloccavano il processo di accorpamento dei consorzi, l’abbiamo aggiornata. Ci saranno 21 consorzi autonomi di area vasta e avremo una governance forte. Dovremo creare impianti a chilometri zero perché abbiamo bisogno di non dipendere da altri, siano essi in regione o al di fuori. Bisognerà inoltre spingere sul riutilizzo di quei rifiuti che non si possono differenziare a recupero energetico, con la realizzazione di termovalorizzatori sicuri e di ultimissima generazione”.
Prosegue Marnati. “Abbiamo presentato numerosi progetti a valere sul Recovery Fund per il miglioramento dell’impiantistica regionale. L’obiettivo comunque è quello di arrivare a differenziare il più possibile. Il Piemonte diventerà più indipendente, punteremo sulla ricerca e sull’innovazione, creeremo impiantistica per riciclare la plastica e cercheremo nuove soluzioni per l’industria per produrre materiali riciclabili; e lo faremo con i nostri atenei, con il Politecnico di Torino”.
Conclude l’assesssore: “E importante sottolineare che una gestione pubblica dei rifiuti permette di tenere lontane tutte quelle organizzazioni criminali che potrebbero essere attratte da un vuoto normativo”.