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Pino d’Asti: le “masche” e i boschi di Muscandia salutano i visitatori

Terminato un murales che il sindaco Aldo Marchisio ha fatto realizzare a sue spese come dono ai visitatori del paese e per chi volesse seguire il suo esempio

Da qualche giorno c’è un benvenuto speciale a chi arriva da Pino dalla strada che arriva da Mondonio: un murales coloratissimo dal titolo evocativo “Le masche e i boschi di Muscandia”.
E’ realizzato sul muro cieco della casa del sindaco, Aldo Marchisio, che ha voluto così portare anche nel suo paese un’idea già mutuata in provincia di Asti, fra gli altri, nei Comuni sede di ritrovamento di fossili paleontologici.
«Un progetto partito un anno fa parlandone con il consigliere Monica Selenu – racconta il sindaco Marchisio – perchè ci sarebbe piaciuto avere “muri parlanti” anche nel nostro Comune».
Poi l’idea di “dare il buon esempio”. Il primo cittadino, di tasca sua, ha voluto realizzarne uno su un lato della sua casa. «Vorrei che venisse considerato un mio personale regalo per i pinesi, prima di tutto, e poi per i tanti camminatori e i visitatori che arrivano qui in paese da quella strada e si trovano il grande affresco di benvenuto».
Un murales che vuole raccontare le radici più profonde di Pino e delle colline circostanti mettendo insieme il mito delle “masche” e il pregio dei boschi del nord astigiano. Le masche sono le streghe, dalle quali le mamme e le nonne di una volta mettevano in guardia i bambini per evitare che si addentrassero nei boschi e si allontanassero di casa soprattutto di notte. Muscandia è un’area dall’altissimo valore naturalistico già oggetto di studi, ricerche e progetti di salvaguardia.
A realizzare il murales sono stati gli artisti Roberto Lotrcchiano, in arte Mr. Lotre ed Emanuele Mannisi, in arte Orma.
«Spero che altre famiglie di Pino, in futuro, mettano a disposizione muri spogli delle loro case per abbellire e colorare il paese» conclude M

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