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Piovà Massaia: alberi e boschi «elementi strategici per la salute»

Organizzata dall’associazione Fra Guglielmo Massaia in collaborazione con il Comune e la biblioteca
È pienamente riuscito l’incontro “L’albero questo illustre sconosciuto” organizzato dall’associazione Fra Guglielmo Massaia in collaborazione con il Comune e la biblioteca Cardinal Massaia. Nonostante la serata di pioggia, un numeroso pubblico ha preso parte alla conferenza, ascoltando per oltre due ore con attenzione e interesse, il relatore Luigi Delloste parlare della vita dell’albero, tra bosco e ambiente antropico.

L’amministrazione comunale ha negli ultimi anni promosso numerose iniziative per rendere consapevole la popolazione dell’importanza della tutela dell’ambiente naturale.

Le aree boschive sono un elemento strategico della salute, degli equilibri e della resilienza del territorio, anche alla luce delle criticità globali legate ai cambiamenti climatici e alla perdita di biodiversità. Il bosco, infatti, si comporta come un organismo vivente in cui ogni parte è indispensabile all’altra, pertanto, la conservazione della vitalità degli organismi e della vivacità e complessità dei loro rapporti è condizione necessaria affinché svolga tutte le sue funzioni.

Il bosco esercita funzioni importantissime per la stabilità e la struttura del suolo, bloccare l’erosione, gli smottamenti e le valanghe, purificare le acque e proteggere le riserve d’acqua, migliorare la qualità dell’aria. Inoltre produce una risorsa ecologica che può contribuire a garantire sviluppo e occupazione: il legno, un materiale rinnovabile, non inquinante, che conserva l’energia solare, è durevole e può essere riciclato.

Obiettivo primario nella gestione forestale deve essere la salvaguardia della biodiversità, ovvero le specie animali e vegetali presenti in un territorio. In quest’ottica l’amministrazione comunale ha sostenuto il progetto dell’associazione Terra, Boschi, Gente e Memoria, guidata da Franco Correggia, per l’acquisizione dell’area naturalistica di Santonco, attraverso una pubblica sottoscrizione, poi assegnata di Legambiente e Pro Natura per la sua salvaguardia. Estesa su oltre un ettaro, è di eccezionale pregio e straordinaria importanza ambientale miracolosamente sopravvissuta nel paesaggio collinare astigiano.

Si tratta di un alneto impaludato di ontano nero, una formazione forestale igrofila che rappresenta, in termini di varietà biologica e valenze ecologiche, uno dei siti più interessanti della provincia di Asti. Un ambiente antico, primario, ricco di biodiversità vegetale, fungina e animale (che include un vasto contingente di specie rare), indicato come habitat di interesse prioritario nelle direttive europee. Sono oltre 400 le specie vegetali fra alberi (ontani, salici bianchi, viburni, ecc.), piante acquatiche, arbusti e fiori, individuate nell’area.

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