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Piscina: approvata la variante al piano regolatore
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Piscina: approvata la variante al piano regolatore

Con l’approvazione definitiva della variante parziale al piano regolatore di Aramengo, il Consiglio comunale ha chiuso ieri sera la prima fase, strettamente tecnica, del progetto per la realizzazione di una piscina, centro sportivo e benessere e impianto a biomasse da 1 megawatt in località Canuto

Con l’approvazione definitiva della variante parziale al piano regolatore di Aramengo, il Consiglio comunale ha chiuso ieri sera la prima fase, strettamente tecnica, del progetto per la realizzazione di una piscina, centro sportivo e benessere e impianto a biomasse da 1 megawatt in località Canuto.

«Progetto che al momento è solo immaginato. Adesso che la variante è stata approvata possiamo ragionare insieme ai cittadini nel merito della realizzazione e della gestione», ha affermato il sindaco Cristiano Massaia a chiusura del Consiglio comunale aperto nel quale non sono mancate perplessità e domande da parte dei presenti. Tra queste, più voci hanno chiesto chiarimenti in merito al futuro dell’impianto a biomassa qualora l’attività della piscina dovesse risultare fallimentare. «L’unico modo per offrire ai cittadini di Aramengo questo genere di servizio e a chi non abita qui un motivo in più per venirci a trovare è di ricorrere a un finanziamento privato, se qualcuno si offre di costruirci una piscina senza chiedere nulla in cambio per noi va benissimo e possiamo dire addio alla centrale a biomassa, ma è chiaro che chi investe deve avere un riscontro economico. Detto ciò – ha spiegato il sindaco – la piscina sarà proprietà del Comune di Aramengo che affiderà la gestione a una società sportiva che potrebbe anche nascere in paese».

«Per quanto riguarda il successo dell’attività – ha aggiunto il vicesindaco Tavolato – i primi studi di settore individuano 27 mila potenziali utenti in un raggio di 15 minuti di auto e valutazioni più approfondite saranno fatte nei prossimi mesi, mentre le modalità di gestione della centrale a biomassa saranno attentamente valutate al momento della scrittura del bando, di certo, non sarà lasciata a disposizione del privato in eterno, ma per un periodo limitato di tempo». «Per quanto riguarda la scelta della biomassa – ha proseguito il sindaco in risposta a un intervento dal pubblico – è l’unica alternativa a una caldaia a metano. L’energia solare non è economicamente vantaggiosa come in passato, senza contare che le superfici coperte sarebbero insufficienti al fabbisogno energetico dell’impianto sportivo, il geotermico ha costi di realizzazione inaccessibili, l’eolico ha bisogno di vento che noi non abbiamo, le biomasse a fermentazione puzzano».

La variante è stata votata all’unanimità dall’assemblea che ha accolto l’osservazione di ordine tecnico presentata da un cittadino e respinto, sulla base dei pareri dell’ingegner Villata, dell’architetto Bava e del geologo Piana, le osservazioni del Comitato Amici di Canuto e di Legambiente definite “non pertinenti” perché non strettamente tecniche ma riferibili a scelte politiche e a un progetto che, di fatto, ha più volte specificato l’amministrazione, non esiste sulla carta. Nel corso della seduta sono state lette le osservazioni della Provincia che andranno rispettate al momento della realizzazione di un impianto sportivo.

Marzia Barosso

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