Prende il via questa settimana in molti comuni piemontesi il servizio di consegna della posta a giorni alterni. Ad annunciarlo è stato nei giorni scorsi una sintetica quanto spiccatamente burocratica comunicazione, ricevuta direttamente nella cassetta delle lettere da parte dei residenti – per la zona di nostra competenza – di Bruno, Castel Boglione, Castelletto Molina, Castelnuovo Belbo, Cortiglione, Fontanile, Maranzana, Mombaruzzo, Quaranti, San Marzano Oliveto e Vaglio Serra. A protestare per l’improvviso taglio del servizio sono innanzitutto i sindaci dei comuni interessati. «So di un ricorso in essere
Prende il via questa settimana in molti comuni piemontesi il servizio di consegna della posta a giorni alterni. Ad annunciarlo è stato nei giorni scorsi una sintetica quanto spiccatamente burocratica comunicazione, ricevuta direttamente nella cassetta delle lettere da parte dei residenti – per la zona di nostra competenza – di Bruno, Castel Boglione, Castelletto Molina, Castelnuovo Belbo, Cortiglione, Fontanile, Maranzana, Mombaruzzo, Quaranti, San Marzano Oliveto e Vaglio Serra. A protestare per l’improvviso taglio del servizio sono innanzitutto i sindaci dei comuni interessati. «So di un ricorso in essere, del cui esito avremo notizia a breve – chiarisce il primo cittadino mombaruzzese Giovanni Spandonaro – In base a quanto accadrà vedremo se e come mobilitarci. Il primo timore, ovviamente, è che questa riorganizzazione non sia che una tappa verso la chiusura degli uffici postali nei nostri paesi. È già successo altrove, in Italia, e sarebbe una grave perdita di un servizio importante».
La consegna della corrispondenza ogni due giorni avrebbe alcuni disagi immediati, sui quali secondo Spandonaro ci sarebbero state indicazioni solo parziali: «Per esempio non sappiamo cosa succederà agli abbonati ai quotidiani, che non possono ovviamente riceverli con un giorno di ritardo». Sul timore di una chiusura degli sportelli postali nei piccoli comuni, il sindaco di Fontanile Sandra Balbo aveva già inviato una lettera, un anno esatto fa, a Poste Italiane: «Già all’epoca rimarcavo come il servizio sia molto utilizzato in paese, un presidio e un riferimento per la popolazione, in particolare i più anziani. Ora la consegna della posta a giorni alterni non può che peggiorare la situazione». Il Sindaco smentisce il mito secondo cui la comunicazione postale tradizionale sarebbe ormai stata soppiantata da quella digitale: «Viene ancora usata, inoltre nel nostro paese non abbiamo neanche la “banda larga”, quindi il servizio di comunicazione è carente su molti fronti».
A Fontanile, come a Vaglio Serra e Cortiglione, l’ufficio postale è aperto tre mattine la settimana, il lunedì, mercoledì e venerdì. E la popolazione dei paesi sarebbe la prima a usufruire degli sportelli in modo che gli stessi rimangano aperti, come fa notare il sindaco vagliese Cristiano Fornaro, che teme in effetti una prospettiva grave a più lungo termine: «Dall’inizio di quest’anno rientriamo anche noi nel patto di stabilità e perciò non possiamo più disporre delle nostre risorse economiche. Questo, insieme ai tagli nei servizi, mi fa pensare che ci sia una scelta cosciente di far scomparire i piccoli comuni. Una lenta agonia non dichiarata, a discapito dei cittadini che perdono, uno dopo l’altro, tutti i servizi».
Fulvio Gatti