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Attualità

I profughi ospitati a Dusino
entrano nella Protezione civile

Un gruppo multietnico di protezione civile su base volontaria è la novità di questo 2016 a Dusino San Michele ed è una novità che si pone a modello per molti. Accogliendo l'invito della

Un gruppo multietnico di protezione civile su base volontaria è la novità di questo 2016 a Dusino San Michele ed è una novità che si pone a modello per molti. Accogliendo l'invito della Regione Piemonte e dell'assessore Monica Cerutti in particolare, per l'avvio di progetti locali che attuassero sul territorio l'accoglienza e l'integrazione dei profughi, l'amministrazione comunale, in accordo con la Prefettura di Asti e il prefetto vicario dott. Paolo Ponta, che a sua volta aveva esortato i sindaci ad avviare un processo integrativo per i vari profughi presenti sul territorio, ha prima attivato un progetto di accoglienza in collaborazione con l'Associazione Basso Monferrato Astigiano e quindi deciso all'unanimità di attivare, con tanto di delibera approvata lo scorso dicembre, un nucleo volontario di protezione civile aperto ai profughi giunti in paese negli ultimi mesi. In sette hanno subito dato la propria disponibilità, andando a rafforzare un nucleo che parte sin d'ora su ottime basi e che vede fra i volontari lo stesso sindaco Valter Malino, il suo vice Lino Moretto, e i consiglieri comunali Giuseppe Peretti e Diego Boero, quest'ultimo con funzione di coordinatore del gruppo.

«La popolazione ha risposto bene»
«Sono una quindicina i profughi attualmente presenti in paese, più alcuni bambini che per il momento sembrano ben integrarsi nella nostra realtà – spiega il sindaco – La popolazione ha risposto bene al nostro appello di aiuto donando indumenti, giochi, corredi per neonati e alcune famiglie stanno anche valutando l'accoglienza di alcuni profughi direttamente all'interno del loro nucleo abitativo. Il nucleo di protezione civile multietnico è un'idea che ci è venuta spontaneamente per rendere ancor più concreta la loro integrazione e il fatto che su quindici adulti in sette abbiano subito accettato di farne parte è sicuramente un buon risultato. Grazie poi ad un terreno in area artigianale confiscato alla malavita organizzata e messo a disposizione per attività di questo tipo, avvieremo a breve un progetto di orti sociali con assegnazione di lotti agli stessi profughi, alcuni dei quali già ora ci aiutano in servizi di manutenzione delle strade e dell'arredo urbano, seguiti dal cantoniere comunale Federico Deorsola».

«Si respira un clima meraviglioso»
Molto positivo anche il commento del presidente dell'Associazione Basso Monferrato Astigiano, arch. Elisabetta Serra, con il quale il progetto è stato portato avanti: «Premesso che anche in altri centri astigiani abbiamo avuto un'ottima accoglienza e collaborazione da parte dei sindaci e delle loro amministrazioni – ha dichiarato Serra – devo ammettere con piacere che il clima che si respira qui a Dusino San Michele è semplicemente meraviglioso. L'entusiasmo con il quale il sindaco e la sua amministrazione hanno portato avanti il progetto sono straordinari e a differenza di altre realtà, qui i profughi hanno un'aria decisamente più serena, quasi felice, oserei dire, segno che con la popolazione hanno già trovato una bella intesa». I sette aderenti al progetto, che presto sarà presentato anche al Vescovo di Asti, hanno origini e qualifiche diverse e fra di essi c'è anche una donna: nigeriani sono Joseph Monday, autista di pullman, Sunday Influence, sarta, Ojieriackhi Blessed, serramentista intenzionato a diventare pastore protestante e Osawaru Dennis, informatico; dal Ghana arrivano Dicko Saeed, serramentista e Afari Fredrick, sarto, mentre è di origini congolesi l'ex studente di ingegneria Lunda Jordan. Il gruppo è stato presentato martedì in comune dal sindaco Malino e dal suo vice Moretto, presente anche il presidente dell'Associazione Basso Monferrato Astigiano, Elisabetta Serra e il giovane Alessio Giraudo, prossimo membro del gruppo di protezione civile da 14 a 18 anni che presto sarà attivato a fianco del nucleo già costituito.

Franco Cravero

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