L’impronta di “Bighino”
L’accoppiata composta da Valter Pusceddu, detto Bighino, e dalla cavalla Calliope da Clodia, mezzosangue, ha marchiato a fuoco il Palio dei cavalli andato in scena domenica a Ferrara, in Piazza Ariostea. Pusceddu e Calliope hanno regalato il successo al Borgo San Luca, che non vinceva la corsa dal lontano 1991 (quella del 2019 è la quinta vittoria nella storia del Borgo).
Accoppiata affidabile
L’abbinata rossogialloverde era considerata, sulla carta, una delle due-tre più affidabili. Pusceddu, ad Asti ingaggiato da Santa Caterina, ha condotto la corsa con intelligenza, scegliendo traiettorie strette e piazzando il sorpasso vincente a spese di San Benedetto sul finire del primo giro. Il mossiere Gennaro Milone ha faticato moltissimo a trovare l’allineamento, in verità neppur troppo aiutato dagli otto contendenti.
La chiamata del mossiere
L’ordine di chiamata al canapo era il seguente (dallo steccato): San Luca, Valter Pusceddu su Calliope da Clodia; San Giorgio, Sebastiano Murtas su Preziosa Penelope; Santo Spirito, Michel Putzu su Tiepolo; San Benedetto, Alessio Giannetti su Violenta da Clodia; San Giacomo, Enrico Bruschelli su Stallinek; San Giovanni, Alessio Migheli su Robolt; Santa Maria in Vado, Andrea Coghe su Bomario da Clodia e di rincorsa San Paolo, Adrian Topalli su Spartaco da Clodia.
Tra i canapi poca disciplina
Mosse false a raffica, gran disordine tra i canapi e quindi, per un problema ad un ferro di Preziosa Penelope, se ne andavano altri buoni venti minuti. Al rientro in pista della cavalla di San Giorgio si riproponeva la stessa solfa: Milone distribuiva ammonizioni, peraltro abbastanza a casaccio, riuscendo infine a trovare una sorta di allineamento subito “battezzato” buono da Topalli (di rincorsa) che si buttava dentro.
La mossa: quanta confusione…
I tre più lesti a schizzare fuori dai canapi erano San Benedetto (Giannetti), Pusceddu (San Luca) e Santa Maria in Vado (Coghe). Giannetti portava davanti Violenta da Clodia, ma allargava molto alla curva che chiudeva il primo giro. “Bighino”, svelto come un gatto, buttava dentro Calliope e in pratica la corsa finiva lì. Ad insidiare il leader provavano in successione San Giacomo (Enrico Bruschelli), San Benedetto che tentava il gran recupero, e San Giovanni (Migheli).
Non si passa!
Strada sbarrata! Valter mostrava il consueto carattere e alzava il nerbo ancor prima del palo d’arrivo. Per lui si è trattato della prima vittoria nel Palio della città estense. La cavalla, Calliope da Clodia, “fermata” da Tanaro per il nostro Palio, ha confermato doti eccelse nella corsa secca e, a parere di chi scrive, con una preparazione mirata grande affidabilità anche sul doppio impegno.
Cavalla in crescendo
Federico Arri l’anno scorso riuscì a compiere il miracolo per Moncalvo, tenendo dietro Pes d’un soffio. Per il prossimo 1° settembre è prevedibile attendersi da Calliope una decisa crescita sull’impegno successivo batteria-finale. Ricordiamo che a Ferrara il Palio viene assegnato assommando i risultati ottenuti da Borghi e Rioni in quattro diverse prove. Oltre ai cavalli la corsa dei putti (vinta da San Giacomo), delle putte (andata a San Paolo) e degli asini (successo di San Benedetto).