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Quaglia: «Rumori eccessividal centro islamico di via Balbo»
Attualità

Quaglia: «Rumori eccessivi
dal centro islamico di via Balbo»

Ad Asti c’è un quartiere “arabo” e questo creerebbe una non facile convivenza tra cittadini musulmani e gli astigiani. A raccogliere le segnalazioni dei residenti di via Balbo e via Garetti,

Ad Asti c’è un quartiere “arabo” e questo creerebbe una non facile convivenza tra cittadini musulmani e gli astigiani. A raccogliere le segnalazioni dei residenti di via Balbo e via Garetti, dove si trova il Centro Culturale Islamico, è il consigliere di Forza Italia Angela Quaglia. Sulle criticità segnalate, Quaglia ha presentato un’interrogazione al sindaco Brignolo.

«Mi è stata fatta ascoltare la registrazione (raccolta per strada e con le finestre del centro rigorosamente chiuse) di un “sermone” e di alcune “preghiere” recitate all’interno della Moschea – spiega – L’impressione ricavata è stata quella di essere nel centro di una città (o di un quartiere) arabo, quando, a determinate ore del giorno e/o della sera, il “ministro del culto” intona le preghiere dall’alto della Moschea. Personalmente non ho nulla in contrario a che le persone di ogni credo religioso possano manifestare la propria fede; mi chiedo però fino a che punto la libertà religiosa abbia il diritto di  interferire così “rumorosamente” con la vita di tutti i giorni delle altre persone residenti nella stessa zona. La preoccupazione circa il fastidio provocato da un vociare molto alto – conclude Quaglia – aumenta se si pensa che adesso le finestre sono tutte chiuse, ma che durante i mesi estivi saranno inevitabilmente aperte e quest’anno il mese di Ramadan cade tra giugno e luglio».

Per questi motivi il consigliere chiede all’amministrazione di intervenire per chiedere che la moschea venga insonorizzata «e che il volume della preghiera e della predicazione venga abbassato, ciò al fine di consentire ai residenti nella zona di potere scambiare quattro chiacchiere liberamente senza dover usare il megafono per farsi sentire l’uno dall’altro».

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