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Ad Asti si parla di disabilità e vita indipendente
Attualità

Disabili: quali libertà e dignità?

In Consiglio comunale si annuncia un duro scontro sulla questione disabilità e vita indipendente

Disabili e dignità

Si annuncia un Consiglio comunale molto acceso quello in programma domani sera, mercoledì, per discutere di disabili e “disabilità, azioni che l’Ente pubblico deve mettere in campo per garantire piena dignità e libertà di autodeterminazione alle persone portatrici di handicap”. Un Consiglio aperto, chiesto da diversi eletti, che vedrà interventi da parte di soggetti portatori di handicap o rappresentanti di associazioni che si occupano di disabilità. Al centro del dibattito ci sarà il nuovo contestato regolamento sul “Progetto di Vita Indipendente” che la Giunta Rasero ha approvato qualche mese fa con maggiori controlli sui beneficiari, la valutazione dell’ISEE cumulativa della pensione di invalidità e/o indennità di accompagnamento e la riduzione delle cifre lorde mensili che saranno riconosciute, da 200 a 600 euro. Il nuovo regolamento, secondo quanto dichiarato dal sindaco Rasero e dall’assessore ai servizi sociali Cotto, vuole essere più equo e inclusivo, dando la possibilità a molti più soggetti disabili di accedere ai contributi (oggi sono meno di cinque). La prima consigliera pronta a dare battaglia al nuovo regolamento è stata Angela Quaglia, seguita da altri colleghi della minoranza.

Le critiche del PD

Lunedì il Circolo di Asti del Partito Democratico ha preso una dura e netta posizione contro le modifiche diffondendo una lunga nota stampa che chiede il ritiro della pratica votata. «Pensiamo che sia dovere indiscutibile e incondizionato delle Istituzioni e della Società tutta adoperarsi affinché le persone affette da disabilità possano avere una vita quanto più possibile normale e indipendente – scrivono dal PD – Non è accettabile, nel modo più assoluto, che la loro dignità e i loro diritti siano calpestati in nome di presunte ristrettezze finanziarie, esigenze o peggio d’interessi politici di parte. Non crediamo che sia sufficiente garantire una “accettabile autonomia”, ma sia necessario ristabilire il principio di “piena autonomia” già previsto nel precedente regolamento».

«Nessun taglio dalla Regione per i disabili»

Da qui il comunicato del PD non lesina critiche severe sulle scelte operate dalla Giunta Rasero parlando di «pericoloso arretramento culturale». Il PD, anche tramite i suoi consiglieri, chiederà al sindaco e all’assessore perché siano stati ridotti i contributi, «nonostante non ci siano stati tagli ai fondi da parte della Regione Piemonte, come ricordato dalla consigliera Angela Motta», ma chiederanno anche conto sulla nuova valutazione ISEE che comprende pensioni di invalidità e/o indennità di accompagnamento: «Una modalità illegittima – tuonano dal PD – come da sentenza del Consiglio di Stato del 2016)». «Non basta mettersi dei cappellini la notte di Capodanno per assolvere il dovere istituzionale di solidarietà, – concludono dal Circolo di Asti – ma occorre lavorarvi giorno dopo giorno e compiere atti concreti». Il Consiglio aperto inizierà alle 20.

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