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Qualità della vita: Asti scende al 69^ posto

L’indagine di ItaliaOggi non premia Asti che perde 24 posizioni per la qualità della vita. Ecco quali sono le criticità

Nell’indagine di ItaliaOggi Asti crolla di 24 posizioni

Luci e ombre su Asti emergono da una nuova classifica sulla qualità della vita nelle province italiane. Questa volta è l’indagine di ItaliaOggi – Università La Sapienza di Roma a fotografare i modelli virtuosi, le criticità e i cambiamenti in atto nelle province e nelle principali aree del Paese.

Se Bolzano, neanche a sorpresa, si conferma la città con la migliore qualità della vita, Asti si piazza al 69^ posto precipitando di 24 posizioni (nella stessa indagine del 2017 era al 45^ posto). Subito prima di Asti c’è Alessandria, quattro posizioni dopo troviamo Vercelli.

L’indagine sulla qualità della vita è giunta alla sua 20^ edizione e ha due obiettivi: «stimolare il dibattito sui percorsi da intraprendere per incrementare il benessere (non solo economico) delle comunità locali, misurare e rendere di dominio pubblico il gap dell’azione politica e amministrativa».

I settori presi in esame

Tanti i settori presi in considerazione per stilare la classifica finale e quelle di settore: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore della vita. Nella classifica “Affari & Lavoro” Asti si piazza al 39^ posto con un giudizio 2 (accettabile) anche se non brilla certo per la presenza di start-up e piccole medie imprese (è al 106^ posto su 110). Nella classifica “Ambiente”, che premia soprattutto le iniziative per l’ecosostenibilità da parte delle amministrazioni locali, la città si ferma al 78^ posto (nel 2017 era al 47^) con una posizione definita scarsa. Per quanto riguarda la classifica sulla “Criminalità”, si piazza in 76^ posizione (fascia scarsa).

Se analizziamo il report sul “Disagio sociale”, Asti è a metà classifica, al 55^ posto (accettabile), ma perde parecchie posizioni se si considera che nel 2017 era al 35^ posto. E ancora: 99^ posizione su 110 nella classifica demografica sulla “Popolazione” e 57^ in quella sui “Servizi finanziari e scolastici”. In questo caso salta agli occhi l’indice sul numero degli studenti delle scuole medie superiori ogni 1000 abitanti e che vede Asti all’ultimo posto della classifica, 110^, subito dopo Alessandria. Nella classifica “Sistema Salute”, relativa ai servizi sanitari, diagnostici, posti letto, etc, la città si piazza al 97^ posto (fascia insufficiente), mentre in quella del “Tempo Libero” va decisamente meglio fermandosi al 44^ posto (fascia accettabile).

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Una risposta

  1. Luci e ombre? ma dove? solo ombre con 24 posizioni in meno! Una città che dovrebbe rappresentare il Monferrato è caduta così in basso, in balia delle ultime amministrazioni di tutti i colori che in 30 anni hanno fatto promesse su promesse ma fatti zero (Enolandia! haha). Il peggioramento generale è palpabile, netto, palese, sotto tutti i profili: ambientale, sicurezza, lavoro, ecc ecc Che tristezza. Si salvi chi può a questo punto…

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