Rasero, insieme al vice sindaco Marcello Coppo, presente in conferenza stampa, ha comunque precisato di «aver preso una decisione in assoluta autonomia, senza condizionamenti, senza farsi dettare l’agenda da altri»
L’Agrivillage a Val Rilate non si farà. E’ terminata pochi minuti fa la conferenza stampa del sindaco di Asti Maurizio Rasero nella quale ha ufficializzato il suo no al progetto, e quindi la volontà di non siglare, entro domenica, l’accordo di programma con Regione e Provincia per passare ad una fase successiva dell’iter amministrativo.
«In questo momento l’Agrivillage sarebbe più un danno che un profitto per Asti – ha spiegato il sindaco – E per danno intendo quello sul commercio, sulla vita e su altri aspetti della nostra città. Prima di ufficializzare questa scelta, di certo sofferta, ho voluto parlare con i proponenti dicendo loro che siamo pronti a valutare altre proposte che eventualmente faranno per quei terreni».
Rasero, insieme al vice sindaco Marcello Coppo, presente in conferenza stampa, ha comunque precisato di «aver preso una decisione in assoluta autonomia, senza condizionamenti, senza farsi dettare l’agenda da altri» e aggiunto «che non sono state le implicazioni di tipo ambientale a farmi decidere in questo senso, né di tipo politico».
Secondo i proponenti l’Agrivillage, a fronte di un investimento da oltre 50 milioni di euro, avrebbe portato ad Asti 1 milione di visitatori l’anno e creato centinaia di posti di lavoro, più l’indotto, ma secondo le associazioni di categoria, ambientaliste e di rappresentanza degli agricoltori, l’Agrivillage avrebbe causato una desertificazione del centro storico, un danno ai piccoli produttori locali e tolto posti di lavoro consolidati.
Riccardo Santagati