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Alcuni elettori al seggio per votare
Attualità

Referendum: ai seggi non verrà rilevata la temperatura degli elettori

Potranno essere previsti contingentamenti agli ingressi, ma non è obbligatorio, anche se ad Asti era stato il sindaco Rasero a lanciare l’allarme sulla mancanza di personale adeguato

Referendum: le linee guida del Governo lasciano molto a desiderare “scaricando” la maggior parte dei controlli sugli stessi elettori

Ancora una volta si è scelto di scaricare sui cittadini, in questo caso gli elettori, l’onere di verificare di stare bene prima di andare ai seggi, ovvero di non avere nessun sintomo che possa lasciare intendere una possibile infezione da Covid-19.

Le linee guida emanate dal Governo per chiarire le modalità di accesso ai seggi, il prossimo 20 e 21 settembre, sono il classico esempio della montagna che ha partorito il topolino a cominciare dalla temperatura dei votanti che non verrà rilevata da nessuno prima del loro accesso alla cabina elettorale.

“E’ rimessa alla responsabilità dell’elettore il rispetto delle seguenti regole di prevenzione: – si legge in una nota diffusa anche dalla Prefettura di Asti – evitare di recarsi al seggio in caso di sintomatologia respiratoria o di temperatura esterna superiore a 37,5° C; non essere in stato di quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni; non essere stato a contatto con persone positive negli ultimi 14 giorni. Per tali motivi, non verrà rilevata la misurazione corporea durante l’accesso ai seggi”.

Ma non è finita. “Per evitare assembramenti nei seggi, potranno essere previsti contingentamenti degli accessi nell’edificio ed eventualmente create apposite aree di attesa all’esterno dell’edificio stesso”. Potranno, ma non è obbligatorio, mentre il sindaco di Asti Maurizio Rasero aveva già sollevato giorni fa la questione della mancanza di personale incaricato di svolgere questi controlli nei pressi dei seggi. Difficoltà ancora oggi non risolte perché, da quanto si è potuto capire, il costo di eventuali addetti alla sicurezza sarà a carico del Comune. Potrebbe essere la protezione civile a venire incontro al Comune dislocando almeno 3 uomini per ognuno dei 78 seggi sparsi sul Comune, “ma non abbiamo ancora la stima dei costi – precisa l’assessore al bilancio Renato Berzano – cui si aggiungono quelli per la sanificazione dei locali”.

Si sanificheranno i locali con le bombolette spray “tipo fumogeni”

Il Comune ha escogitato un protocollo di sanificazione che prevede l’uso di bombolette spray, tipo fumogeni, che si attiveranno a chiusura dei seggi per sanificare l’intera area adibita al voto. “Non ci saranno quattro cabine di voto, – continua Berzano – ma solo due così da rendere più veloce l’allestimento dei seggi e meno costoso per le casse del Comune. I soldi risparmiati saranno investiti per l’acquisto delle bombolette necessarie alla sanificazione dei locali”.

La circolare della Prefettura parla anche degli accessi nei seggi: “Per prevenire rischi di interferenza tra i flussi di entrata e di uscita dagli edifici sede di seggi, saranno previsti, possibilmente, percorsi distinti di ingresso e di uscita identificati con apposita segnaletica”. Anche qui nessun obbligo perché anche l’elettore più restio a presentarsi alle votazioni conosce benissimo lo stato architettonico e strutturale della maggior parte delle scuole statali con ingressi unici, scale strette e aule altrettanto piccole tali da rendere difficile la creazione di percorsi differenziati per non far incrociare le persone. “Nelle frazioni dove si stanno già allestendo i seggi – continua Berzano – si è deciso di creare percorsi separati: a destra cammina chi entra, a sinistra chi esce. La struttura degli edifici non permettere di fare molto di più”.

Chi si presenterà ai seggi dovrà, come da indicazioni del Ministero della Salute, osservare le seguenti raccomandazioni: indossare la mascherina prima di entrare nell’edificio e procedere successivamente all’igienizzazione delle mani con il gel messo a disposizione. Dopo l’identificazione e prima di ricevere la scheda di votazione, l’elettore dovrà provvedere nuovamente all’igienizzazione delle mani. Dopo aver votato, dovrà inserire personalmente la scheda nell’urna e prima di lasciare il seggio procedere a un’ulteriore igienizzazione delle mani.

“I componenti di seggio, – fanno sapere dalla Prefettura – per tutta la durata delle operazioni, indosseranno la mascherina, manterranno la distanza di almeno un metro tra di loro e procederanno alla pulizia frequente delle mani, mentre avranno l’obbligo di indossare i guanti solo per il compimento delle operazioni di spoglio delle schede. Il Commissario per l’emergenza Covid-19, su richiesta del Ministero dell’Interno, curerà l’approvvigionamento del materiale occorrente ai seggi (gel igienizzante, mascherine e guanti) e la successiva consegna alla Prefettura, che a sua volta provvederà alla distribuzione ai Comuni della provincia”.

Il voto degli elettori in quarantena domiciliare

Il Decreto Legge n. 103 del 2020 ha stabilito le modalità con le quali gli elettori sottoposti a trattamento domiciliare e quelli che si trovano in condizioni di quarantena ospedaliera o domiciliare o di isolamento fiduciario per Covid-19 possono partecipare alla votazione per le elezioni del 20 e 21 settembre prossimi.

“In particolare, – si precisa nella nota – essi devono presentare al proprio comune di residenza, tra il 10 ed il 15 settembre, una dichiarazione con cui si esprime la volontà di votare presso il proprio domicilio per le prossime consultazioni; alla dichiarazione va allegato il certificato rilasciato dal funzionario medico designato dall’Asl competente, di data non anteriore al 6 settembre, che attesti che l’elettore sia in quarantena ospedaliera o domiciliare o di isolamento fiduciario. Il voto dei suddetti elettori sarà raccolto a domicilio dai componenti del seggio speciale (un presidente e due scrutatori) che sarà appositamente costituto presso l’Ospedale Civile Cardinal Massaia di Asti, dove è già presente una sezione ospedaliera con un seggio speciale che provvede alla raccolta del voto dei degenti impossibilitati a spostarsi per esercitare il diritto di voto. L’Asl AT provvederà a svolgere le necessarie attività formative ed informative nei confronti dei componenti dei seggi interessati all’applicazione delle nuove disposizioni”.

Sembra che l’Asl di Asti si sia resa disponibile a identificare personale competente e preparato per raccogliere il voto dei cittadini in quarantena domiciliare, ma su questo punto ci saranno ulteriori incontri con l’amministrazione comunale.

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