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Riforma Fondazione CRAsti: «5 soli consiglieri e nessun emolumento»
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Riforma Fondazione CRAsti: «5 soli consiglieri e nessun emolumento»

Gabriele Zangirolami, consigliere comunale del M5S e Alberto Pasta, ex assessore alla Legalità e al Palio (era stato eletto tra le fila dell'IdV), seduti accanto allo stesso tavolo e con in mano

Gabriele Zangirolami, consigliere comunale del M5S e Alberto Pasta, ex assessore alla Legalità e al Palio (era stato eletto tra le fila dell'IdV), seduti accanto allo stesso tavolo e con in mano un progetto di impegno politico condiviso a favore della città. Questa unione di intenti proveniente da due anime politiche finora diverse può sorprendere a primo acchito anche se è lo stesso Zangirolami a chiarire: «non immaginatevi nessuna strana intesa tra Movimento Cinque Stelle e IdV. Qui l'avvocato Pasta è presente come libero cittadino».

Perché sarà proprio Alberto Pasta a mettere in campo la sua professionalità ed esperienza allo scopo di affiancare i consiglieri Grillini nella battaglia politica in Consiglio su temi "scottanti", quali lo scandalo ATC, la riforma dello Statuto della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e l'ipotesi di trasferimento dell'Arazzeria Scassa a Palazzo Alfieri. Argomenti cari sia a Zangirolami che a Davide Giargia (il quale siede con lui in Consiglio comunale), ma anche all'avvocato astigiano, che puntualizza: «nel Movimento ritrovo valori di trasparenza, legalità e giustizia che condivido».

Si parte quindi con lo scandalo di Pierino Santoro, accusato di aver sottratto 10 milioni di euro dalle casse dell'ATC. Il 20 novembre in un'aula del Tribunale si deciderà se la pena di 4 anni e 2 mesi proposta nel corso del patteggiamento sia congrua per il reato commesso. Una pena fin troppo lieve, secondo il giudizio dei più e che rischia di non tradursi in un periodo effettivo di detenzione. Oltretutto la vicenda, sia per Zangirolami che per Pasta lascia aperta una serie di domande scomode. Possibile che nessuno di coloro che avrebbero dovuto vigilare non si sia accorto in questi dieci anni degli strani movimenti sui conti correnti dell'agenzia? «Intendiamo rendere noti questi fatti ai cittadini, con banchetti e volantinaggio ? aggiunge Zangirolami ? Vogliamo risposte e pene congrue a quanto compiuto. Qui si è rubato ai più poveri di tutti, il danno sociale è stato enorme».

Altra questione la riforma dello Statuto della Fondazione CR Asti per la quale Pasta e Zangirolami offrono una proposta: «Non soltanto proponiamo la riduzione del numero dei consiglieri ma chiediamo che i partiti restino fuori da banche e fondazioni» spiega Zangirolami. In sostanza, per ciò che riguarda il Consiglio di Indirizzo si chiede di ridurre il numero delle poltrone da 21 a 5 e selezione dei consiglieri, da parte del Comune di Asti, da un apposito albo ai cui avranno accesso i cittadini residenti in Provincia di Asti con curricula eccellenti. «Basta discrezionalità. Le nomine devono essere fatte sulla base di requisiti oggettivi e gli emolumenti eliminati. Chi siede in Fondazione lo deve fare a carattere gratuito perché ha delle idee da condividere con il territorio» spiega Pasta, aggiungendo che al momento i 21 consiglieri di indirizzo più i 5 membri del cda costano alla Fondazione 641 mila euro l'anno. «Con il taglio dei compensi, la cifra risparmiata permetterebbe di compensare in parte la nuova tassazione imposta dal Governo che sul capitale delle fondazioni passa dal 5 al 75%».

Infine, il caso dell'Arazzeria Scassa che secondo un recente progetto dell'amministrazione Brignolo potrebbe essere trasferita nei locali dell'ex biblioteca cittadina, all'interno di Palazzo Alfieri. «Oltre agli arazzi il progetto del Comune prevede di adibire un'area del palazzo ad alloggio privato della stessa famiglia Scassa ? spiega Pasta ? Noi siamo fermamente contrari a questo progetto, in cui un privato si installa all'interno di un palazzo di proprietà pubblica. Questa operazione va fermata». E sui banchi del Consiglio Comunale si preannuncia battaglia.

Lucia Pignari

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