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Gli autisti delle corriere: «Il Prefettoci aiuti ad evitare lo stop dei bus»
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Ritorno a scuola: alla Prefettura di Asti si parla dell’ipotesi di potenziamento dei bus

Sarà possibile, attraverso un mirato potenziamento delle corse disponibili, assicurare la ripresa scolastica in presenza alla totalità della popolazione studentesca

Qualche giorno fa si è svolta in Prefettura una riunione del Tavolo di Coordinamento “Scuola-Trasporti”, istituita proprio nel palazzo governativo nell’ambito della Conferenza Provinciale Permanente. L’incontro è avvenuto in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico, previsto per il prossimo 13 settembre.

Alla riunione, che si è svolta on line, hanno preso parte la Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale dell’ambito di Alessandria e Asti e i rappresentanti della Motorizzazione Civile, della Regione Piemonte e dell’Agenzia Mobilità Piemontese, della Provincia e dei Comuni di Asti, Canelli, Nizza e San Damiano nonché i responsabili delle società di trasporto pubblico locale.

Nel corso della seduta è stata effettuata una prima analisi congiunta del documento, elaborato dall’Agenzia Mobilità Piemontese, che raccoglie le misure di potenziamento del trasporto pubblico locale che si intendono adottare nella prospettiva del ritorno in aula degli studenti.

«Da una prima stima, – si legge in una nota stampa – è stato valutato che, considerando l’attuale limite di riempimento dell’80% dei mezzi di trasporto pubblico, sarà possibile, attraverso un mirato potenziamento delle corse disponibili, assicurare la ripresa scolastica in presenza alla totalità della popolazione studentesca, prevedendo un unico turno di ingresso e di uscita degli studenti.

Le soluzioni prospettate verranno sottoposte ad una successiva verifica, non appena saranno disponibili indicazioni più precise sulle effettive modalità di inizio dell’anno scolastico nonché sulla capienza massima dei mezzi di trasporto pubblico, la cui percentuale è soggetta a possibili variazioni al mutare dello scenario di rischio, sulla base dell’evoluzione del quadro epidemiologico».

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