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Cittadinanza Sala
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Riconoscimento

Roccaverano dà la cittadinanza onoraria alla dottoressa che visita dal 1980

Gabriella Sala, Dirigente del Servizio Sociale Professionale dell’Asl di Asti, ha ricevuto l’importante riconoscimento dal sindaco Vergellato

Da oltre 40 anni, ogni settimana, si occupa con costanza e con passione dei suoi pazienti della Valle Bormida, che sanno di poter contare su un sostegno sicuro e qualificato.

Un impegno, quello della dottoressa Gabriella Sala, Dirigente Servizio Sociale Professionale dell’Asl di Asti, che va avanti senza sosta dall’agosto del 1980 a favore di anziani, minori, disabili, persone con disagio psichico: dedizione e professionalità l’hanno fatta diventare ormai un punto di riferimento per tutta la comunità, grazie al lavoro svolto insieme alle amministrazioni locali, ai medici di famiglia, ai volontari, alle associazioni del territorio.

Per questo il Comune di Roccaverano ha voluto omaggiarla di un attestato dall’alto valore simbolico, conferendole la cittadinanza onoraria “per i meriti professionali ed in particolare per la dedizione e l’affetto manifestato nei confronti di Roccaverano divenendone Promotrice ed Ambasciatrice”.

La cerimonia si è svolta sabato pomeriggio a Roccaverano, a consegnare alla dottoressa Sala il riconoscimento è stato il sindaco Fabio Vergellato.

«Sono stata estremamente fortunata – commenta la dottoressa Sala – per aver conosciuto in tutti questi anni gente meravigliosa: sindaci, medici, parroci, volontari. E per essermi arricchita umanamente dall’incontro con i pazienti, che sono innanzitutto persone prima che pazienti. Persone sagge, persone pure, da cui ho imparato tanto. È a loro che offro il mio riconoscimento».

«Ringrazio il Comune di Roccaverano per questa manifestazione di affetto e di riconoscenza nei confronti di un nostro operatore, che gratifica il lavoro di tutta l’azienda sanitaria – sottolinea il direttore generale Asl At Flavio Boraso -. La dottoressa Sala incarna un modello di “servizio” verso il prossimo nel quale mi riconosco e che mi piacerebbe fosse da stimolo per altri operatori».

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