In questi giorni il candidato sindaco del centrosinistra, Paolo Crivelli, ha avuto modo di parlare dell’ex ospedale di Asti, uno dei maxi contenitori vuoti che ha impoverito tutto il quartiere tra corso alla Vittoria e corso Alfieri.
«Il vecchio ospedale in quasi 20 anni non ha trovato una destinazione d’uso, una funzione per la città, un investitore – ricorda Crivelli – La Regione ha anticipato all’Asl 19 milioni di euro, quale valore della vendita degli immoblili dismessi, per il completamento del Cardinal Massaia. L’Asl, con lo scopo di ripianare il debito, ha bandito alcune aste andate tutte deserte. I tentativi di vendita si sono interrotti quando Rasero ha avviato una trattativa con la Regione, finita nel nulla, per operare una permuta dell’ex ospedale con l’ex Enofila ed altri immobili. Dopo tale fallimento, l’amministrazione comunale non ha più avuto nessun interesse per il recupero del complesso. L’ex ospedale è stato così lasciato in totale stato di abbandono, dove l’unico segno di vita è la colonia di gatti che vi abita. In questi giorni l’Asl ha bandito una nuova asta, ma abbiamo buoni motivi per ritenere che vada ancora una volta deserta».
Rasero: «Dichiarazioni di uno appena arrivato da Marte»
Dichiarazioni che il sindaco Rasero rimanda con forza al mittente: «Sarebbe meglio che il candidato Crivelli si informi meglio, o si faccia consigliare da persone più informate, prima di fare certe sparate. Quando sono stato eletto, nel 2017, erano andate deserte già diverse gare per la vendita degli immobili dell’Asl che ricordo comprendevano ex ospedale, ex maternità ed ex mutua. Poi è scoppiata la bolla immobiliare statunitense, con effetto domino anche da noi, e la vendita è stata impossibile. In seguito venne venduta, da sola, l’ex mutua di via Orfanotrofio che era anche occupata abusivamente e di cui siamo stati noi a chiedere lo sgombero per non ledere il diritto di proprietà del compratore. Dopo anni di inerzia, siamo stati noi ad aprire un dialogo con l’ex presidente della Regione, Chiamparino, per ragionare sulla permuta dell’ex ospedale, in cambio dell’Enofila dove la Regione avrebbe potuto trasferire il suo Archivio Storico, risparmiando 1 milione di euro all’anno di affitto. Ottenendo l’ospedale avremmo potuto farci qualsiasi cosa, anche regalarlo e tutti gli attori in causa ci avrebbero guadagnato. Stavamo per accordarci, ma ci sono state le elezioni regionali e il cambio di amministrazione. Con Cirio e Icardi, nuovo assessore alla Sanità, abbiamo tentato di portare avanti la proposta di permuta chiedendo, in caso contrario, almeno una concessione cinquantennale così da sbloccare la situazione. Vedendo che non trovavamo l’accordo, abbiamo suggerito che almeno si ritentasse una nuova gara. Questi sono fatti e la dimostrazione che abbiamo lavorato, non poco, per ridare vita a quell’immobile – continua Rasero – Sono allibito che Crivelli, già dipendente dell’ospedale, la spari così grossa passando per uno che è appena arrivato da Marte. Sono comunque disponible a offrirgli un caffé per dargli tutti gli aggiornamneti del caso».