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Se la passione per gli animali diventa lavoro
Attualità

Se la passione per gli animali diventa lavoro

L’amore per gli animali può essere tanto forte da “scombinare” la routine di una famiglia, fino a trasformarsi in una missione, come per La Casa di Bruno, rifugio per asini e cavalli maltrattati, o in una nuova

L’amore per gli animali può essere tanto forte da “scombinare” la routine di una famiglia, fino a trasformarsi in una missione, come per La Casa di Bruno, rifugio per asini e cavalli maltrattati, o in una nuova, appassionante e decisamente insolita attività lavorativa, come per Riccardo e Roberto, due giovani allevatori che hanno trasformato i prati intorno alle rispettive abitazioni in moderni zoo, dove mucche, pecore e cavalli convivono con zebre e cammelli. Tre strutture diverse, ma accomunate dal desiderio di diffondere la conoscenza del mondo animale attraverso visite guidate, passeggiate a cavallo e laboratori didattici, rivolti a famiglie, scuole e centri estivi, per insegnare, soprattutto ai più piccoli, l’importanza di trattare con rispetto il pianeta e tutti i suoi abitanti.

 

A Passerano una casa rifugio per asini e cavalli

11 cavalli, 4 asini, 13 ovini tra pecore e caprette, ma anche oche, cani e gatti sono l’allegra tribù della Casa di Bruno, un po’ maneggio, un po’ fattoria didattica, ma soprattutto rifugio sicuro per animali maltrattati, denutriti o destinati al macello perché diventati “inutili”. Bruno Panella e la moglie Maria Carla Amerio, uniti dalla passione per gli animali, hanno fondato lo scorso anno l’Associazione “La Casa di Bruno” finalizzata al recupero fisico e psicologico di equini strappati da una morte certa e alla divulgazione di un rapporto responsabile e rispettoso con gli animali da compagnia. Originario di Torino e impresario edile di mestiere, Bruno ha acquistato la cascina di Borgata Merlina, a Passerano Marmorito, e oggi sede dell’Associazione, una ventina di anni fa. «La mia idea – racconta – è stata fin da subito quella di creare un rifugio per animali maltrattati, così ho acquistato una casa in aperta campagna, circondata da prati e boschi e da tre ettari di terreno recintati in cui asini e cavalli possono muoversi liberamente, scegliendo da soli se restare all’aperto o ripararsi sotto i capanni a loro disposizione». «Troppo spesso, animali anche di grossa taglia come cavalli e asini sono acquistati senza valutare il reale impegno che comportano, sia in termini di tempo sia dal punto di vista economico, pensando sia sufficiente il prato dietro casa come unico pascolo. Ci ritroviamo così a soccorrere cavalli denutriti, rinchiusi in box sporchi e piccolissimi e con seri problemi di salute, ma non mancano i casi di cavalli picchiati perché disobbedienti o di ex campioni diventati “un peso”, come Rucola: una trottatrice da premi milionari destinati al ruolo di fattrice al termine dell’attività agonistica e poi al macello perché incapace di portare a termine le gravidanze». Al mantenimento degli animali provvedono personalmente Bruno e Maria Carla, con l’aiuto dei soci sottoscrittori dell’Associazione (20 euro il costo della tessera annuale) e le quote di partecipazione alle iniziative proposte dalla cascina, tra cui passeggiate a piedi e a cavallo. «Il 12 giugno – aggiunge Bruno – inaugureremo la mostra itinerante “Artisti nel bosco” e, dal prossimo anno, vorremmo portare gli animali nelle scuole per spiegare ai bambini le loro caratteristiche e l’importanza di trattarli con rispetto». Coloro che lo desiderano possono sostenere le spese di mantenimento di un cavallo mediante l’adozione a distanza, acquistando quote da 20 euro, oppure mediante l’adozione gratuita. In questo secondo caso l’Associazione concede a un privato la possibilità di portarsi a casa l’animale e di prendersene cura. Info: Facebook “La Casa di Bruno”.

 

Mondonio, lo “zebrasino” attende gli orsetti lavatori

Con l’inizio dell’estate la Fattoria degli Angeli di Riccardo Crepaldi aprirà nuovi spazi dedicati a bambini e ragazzi con laboratori dedicati alla scoperta e all’avvicinamento del mondo animale, area gioco e pic-nic. «In questi giorni sono ripresi i lavori per portare a termine la realizzazione di un’aula attrezzata in cui ospitare centri estivi e scolaresche dove proporre laboratori a tema, per esempio “dall’uovo al pulcino” oppure “tocca con mano” per imparare a riconoscere i diversi tipi di lana: di pecora, alpaca e lama», spiega Riccardo. «Nel frattempo – prosegue – stiamo realizzando nuovi spazi per i grandi erbivori e per i volatili esotici e l’area verde all’interno della quale sistemeremo tavoli e panchine per i pic-nic e scivoli e altalene per i bambini. L’idea è di creare un luogo per le famiglie che desiderano trascorrere una domenica all’aria aperta un po’ diversa dal solito». E la Fattoria degli Angeli “diversa dal solito” lo è per davvero. Non la classica fattoria didattica con pecore, asini e cavalli (ci sono anche quelli), ma un vero e proprio mini-zoo, che ha per protagonisti la zebra Marvin, il dromedario bianco Nissan, il dromello (metà cammello e metà dromedario) Sultan e zonkey, la mascotte di “zebrasino” nato lo scorso agosto da padre zebra e madre asina. «È il secondo esemplare nato in Italia, se ne conta solo un altro caso a Perugia e una cinquantina nel mondo. I bambini delle scuole che verranno a trovarci potranno partecipare a un concorso per scegliere il nome». E poi Roy, il bue dei vatussi, i lama, gli alpaca, un centinaio di esemplari tra capre e pecore (tutti di razze diverse), i laghetti con i fenicotteri cileni dal piumaggio scarlatto, le gru, le cicogne, diverse razze di anatidi, pappagalli e rapaci allevati in recinti in mezzo al verde, nei quattro ettari di terreno che circondano la fattoria al civico 28 di Mondonio, frazione di Castelnuovo Don Bosco. «La passione per gli animali mi accompagna fin dall’infanzia – racconta Riccardo – ma l’avventura con gli animali esotici è iniziata nel 2011 con l’arrivo della zebra Marvin, seguita dai lama e dagli alpaca e del primo dromedario. La passione personale si è poi a poco a poco trasformata in un’attività di compravendita di animali esotici tra zoo e parchi privati, in Italia e all’estero, e alla creazione di uno spazio aperto al pubblico». Finiti i lavori si potrà fantasticare su quali nuove specie ospitare nella fattoria: «Mi piacerebbe che entrassero a far parte di questa grande famiglia renne, orsetti lavatori, antilopi e piccoli canguri». Info: Facebook “Fattoria degli Angeli”.

 

Lo “zebrallo” di Passerano convive con emù e dromedari

Se alla Fattoria degli Angeli di Mondonio la mascotte è il cucciolo di “zebrasino”, all’AgriParco Cascina Ronsisa di Passerano è lo “zebrallo” Ade, metà zebra e metà cavallo. «A dire la verità è arrivato da noi grazie a Riccardo della Fattoria degli Angeli», spiega Roberto Dughera, giovane allevatore e appassionato di animali esotici.
«Con Riccardo ci lega una lunga amicizia e spesso acquisto animali da lui. Da diversi anni gestisco l’azienda agricola di famiglia a Passerano, dove poco alla volta, accanto agli animali tipici della fattoria, come mucche, cavalli, asini, pecore, capre e galline, sono arrivati i cammelli Urano e Gaia, il dromedario Crono, e poi lama, alpaca, guanachi, buoi watussi, zebù, struzzi, emù, nandù e pappagalli».
Dal 2015 l’AgriParco Cascina Ronsisa è aperto al pubblico e alle scuole per visite guidate. Nell’area verde intorno alla fattoria si snoda un percorso tra i recinti e i prati che ospitano gli animali, dove una serie di targhe informative raccontano le caratteristiche principali di ciascuna specie e il loro habitat di origine, mentre il cortile e l’ampio porticato sono a disposizione per gli ospiti che desiderano fermarsi a Cascina Ronsisa con il pranzo al sacco.
La visita inizia dal recinto dei cammelli, per poi proseguire accanto a buoi watussi, cavalli, lama, alpaca e le moltissime razze di pecore e di capre, tra cui tibetane, mohair, fiurina, girgentane, siriane e barbados. Nella parte più bassa dell’area verde, all’ombra degli alberi, grandi voliere ospitano pappagallini e un fagiano dorato originario della Cina sud-occidentale, dalla lunga coda e dal piumaggio coloratissimo: giallo, rosso, verde e blu.
Sotto la cascina, altri recinti ospitano lo “zebrallo”, gli asini, i poni, i muli e i bardotti, mentre, nella parte più alta della tenuta ci sono i grandi volatili: ibis, pavoni, oche, struzzi africani, nandù sudamericani e una coppia di emù australiani con il loro pulcino.
Sabato prossimo, 11 giugno alle 14, Cascina Ronsisa, in collaborazione con “Asini si nasce.. e io lo nakkui” di Aramengo e il B&b Lo Scudiero, organizzano una passeggiata naturalistica in compagnia degli asinelli con visita alla chiesa romanica di Sant’Andrea di Casaglio e all’AgriParco.
L’AgriParco Cascina Ronsisa è in via del Chiosco 12 a Passerano Marmorito ed è aperto sabato e domenica da marzo a ottobre e su appuntamento nei giorni feriali. Info: Facebook “AgriParco Cascina Ronsisa”.

Marzia Barosso

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