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Maurizio Rasero
Attualità

«Siamo già al lavoro per garantire la ripartenza di Asti dopo il Covid»

Il sindaco di Asti Maurizio Rasero ha parlato a lungo con i giornalisti per il tradizionale bilancio di fine anno dando molte anticipazioni sui progetti del 2021

Anche se on line, al posto della tradizionale conferenza stampa in presenza, il sindaco Maurizio Rasero non ha voluto saltare l’incontro con i giornalisti per presentare il bilancio “politico” del 2020, segnato senza dubbio dall’emergenza sanitaria, ma anche per annunciare quelle che saranno le priorità dell’amministrazione nel 2021. Rasero è più che consapevole che il Covid resterà ancora per diversi mesi influenzando le politiche locali e obbligando la sua Giunta a rimodulare le priorità in base all’andamento dell’epidemia (i servizi sociali, negli ultimi 10 mesi, hanno implementato i progetti di assistenza e aiuto alle famiglie colpite dal punto di vista economico), ma tanti progetti sono stati messi in cantiere e molti vedranno la luce proprio nel corso del nuovo anno.

Lavori pubblici e grandi cantieri

I lavori pubblici giocheranno un ruolo importante, specie sui grandi cantieri dell’edilizia scolastica. «Come il 2020 è stato l’anno della ristrutturazione della scuola Buonarroti – spiega Rasero – il 2021 lo sarà per la media Jona i cui nuovi pilastri stanno già nascendo e che comporta un investimento da 11 milioni di euro. Se poi la graduatoria di accesso ai fondi fosse confermata, con il relativo stanziamento da 7 milioni di euro, avvieremo il rifacimento della scuola Rio Crosio. Voglio ricordare che avevamo previsto, nell’ultimo triennio, lavori nell’edilizia scolastica per 100 milioni di euro e, poco alla volta, tutti questi progetti sono stati finanziati. Ora stiamo predisponendo gli interventi sul prossimo triennio perché mettere in sicurezza le scuole è per noi una priorità». I lavori pubblici non riguarderanno solo le scuole, ma anche la messa in sicurezza dei fiume e dei rii, in primis il Tanaro dove si prevede la rimozione del materiale litoide dal letto del fiume, l’innalzamento della passeggiata e degli argini. «Abbiamo intenzione – continua il sindaco – di ripristinare anche la sponda sinistra del Tanaro, che era stata danneggiata tempo fa, e di riaprire la strada limitrofa».

Gli interventi sul verde pubblico

Rasero ha voluto anticipare gli interventi che riguarderanno le aree verdi, anche nei luoghi sono state abbattute delle piante. «Faccio presente che non ci divertiamo ad abbattere le piante tanto per fare qualcosa, ma le tagliamo quando un agronomo o un tecnico specializzato ci dicono che posso risultare pericolose – spiega il sindaco – Però, già a gennaio, metteremo a dimora oltre 100 piante e tra queste sostituiremo i ceppi tagliati in piazza Vittorio Veneto, corso Matteotti e corso Felice Cavallotti. Aggiungeremo piante nel nuovo parco inaugurato qualche giorno fa a Bellavista e credo che il 2021 sarà per Asti l’anno del verde».

Viabilità e altri interventi

Rasero ha voluto ricordare come le più “nefaste aspettative” sul cambio di viabilità di piazza Alfieri siano state spazzate via nel giro di qualche mese. «Il nuovo senso di marcia in piazza Alfieri è un successo e nel 2021, indipendentemente dall’approvazione del nuovo Piano urbano del traffico, ci saranno delle novità. Cambieremo il senso di marcia tra piazza Alfieri e piazza I maggio che diventerà solo in uscita dal centro – spiega – e questo ci permetterà di allestire una pista ciclabile. Poi anche in corso Matteotti sarà predisposta una pista ciclabile e sarà istituito il senso unico di marcia. Lo stesso avverrà in corso Gramsci, ma in senso inverso». Sulle strade saranno installate nuove telecamere anticrimine (corso Matteotti, via Malta, via Volta e zona del Tribunale) e ulteriori telecamere intelligenti, dotate di software in grado di leggere le targhe, saranno posizionate agli ingressi della città. Nel 2021 inizieranno anche i lavori di manutenzione straordinaria del cavalcavia Giolitti, saranno rifatti i campi da rugby al lungo Tanaro e il secondo campo del Censin Bosia, ma ci saranno anche interventi sulle pedane polivalenti dislocate nei quartieri.

La tenuta dei conti

Chiudere i conti senza buchi nel bilancio è stata un’impresa non semplice perché, come ricordato da Rasero, «nel 2020 il Comune ha avuto molte meno entrate e molte più uscite straordinarie, ma siamo riusciti a mantenere i conti in perfetto equilibrio grazie ai trasferimenti dello Stato e alle economie fatte dall’Ente. Per esempio abbiamo impiegato gli autisti dei bus scolastici, durante il lockdown, su altri servizi e io stesso ho rinunciato al budget destinato ai rimborsi del sindaco per acquistare mascherine ai dipendenti comunali e 23 computer portatili da dare agli impiegati in smart working. Stiamo per erogare 250 euro a ciascuna impresa che ha partecipato al bando comunale destinato a dare un po’ di aiuto agli imprenditori e, presto, cambieremo il centralino del Comune, vecchio di 30 anni, con un sistema performante e innovativo. Solo questo ci costerà 250.000 euro».

Turismo e cultura

Il turismo ha subito un arresto forzato a causa del Covid, ma l’Agenzia Turistica no e già si sta pensando alla ripartenza nella seconda metà del 2021, ma soprattutto al 2022. «Nel 2021 ci sarà la prima Fiera Nazionale del Tartufo su cui vogliamo investire affinché sia già un’edizione storica mentre nel 2020 non abbiamo spento la Cultura, garantendo spettacoli con modalità diversa. Ma siamo già partiti con la programmazione degli spettacoli teatrali del nuovo anno».
Appetibile per un certo genere di turismo, quello green e sostenibile, è l’imminente installazione di 13 colonnine per la ricarica delle auto elettriche che permetteranno di servire due veicoli alla volta. «Rispondiamo a una forte richiesta che ci arriva anche dai concessionari» ha evidenziato Rasero.

Economia e logistica

Asti continuerà a puntare alla logistica come nuova vocazione economica: «Stiamo predisponendo varianti urbanistiche per consentire la realizzazione di capannoni alti 16 metri anziché 12 come avviene oggi, ma il progetto su cui si è mossa l’attenzione di grandi player è fare di Asti il retro-porto di Genova con annessa dogana. Quando parliamo di logistica non stiamo parlando di Amazon, che sta cercando in zona per creare dei magazzini “minori”, ma di altri investitori che stanno solo aspettando di capire se questa idea andrà in porto».
Il Covid ha avuto un impatto sociale considerevole, e probabilmente ci saranno nuove chiusure di attività nel primo trimestre del 2021, ma per Rasero invertire la rotta è una priorità da gestire su più fronti. Uno di questi riguarda anche il superamento del campo nomadi. «Il cambio di passo è arrivato con il nuovo questore, – spiega il sindaco – mentre il Comune, da solo, non poteva fare granché. Però abbiamo obbligato i rom a pagare la luce e l’acqua e ci sono già state diverse famiglie che hanno deciso di andare via acquistando casa altrove. Il campo rom occupa un’area produttiva che fa gola a molti imprenditori e il nuovo questore ha chiaramente detto che non può più restare aperto. Stiamo lavorando per mandarli via da quella zona, ma per farlo dobbiamo dare anche delle risposte sociali e abitative».

Tangenziale, ex ospedale e nuovo palazzetto dello sport

Nel 2021 Rasero vorrà ottenere la svolta sul vecchio ospedale («la Regione ci dica se la nostra proposta di permuta va bene o ci dia un’alternativa, anche la concessione dell’immobile per 99 anni»), chiederà risposte sul collegamento sud/ovest («in questo momento non esiste nelle opere complementari dell’Asti-Cuneo, ma puntiamo a trovare risorse nel rinnovo della concessione della Torino-Piacenza») e darà inizio alla progettazione del nuovo palazzetto dello sport nell’ex piazza d’Armi («se fosse stato per me non l’avrei collocato lì, ma interrompere l’iter rischia di farci perdere i soldi stanziati nel 1990»).

«Nel 2020 l’azione di governo è stata fermata dalla pandemia, – aggiunge il sindaco – ma Asti ha fatto tanto per fronteggiare l’emergenza: abbiamo raccolto 80.000 euro per la spesa a domicilio prima che fossero erogati i buoni spesa dello Stato, il mondo del volontariato si è attivato subito per portare conforto alle persone più deboli e anch’io – ricorda il sindaco – ho cercato di fare di tutto per dare agli astigiani, con le famose dirette su Facebook, un’informazione puntuale e trasparente di tutto ciò che è avvenuto. La mia arrabbiatura in maglietta, quando ho saputo dell’istituzione della zona rossa in tv, è diventata epica. Se dovessi dire quale sia stato il momento più difficile ne avrei tanti, ma di certo chiudere i cimiteri non è stato per nulla semplice. Ho cercato di essere un buon padre per tutti i miei concittadini e continuerò a farlo per portare Asti fuori da questa crisi».

Riccardo Santagati

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