Sit-in di protesta davanti alla Provincia
Si è svolto lunedì pomeriggio il sit-in organizzato in piazza Alfieri da Verdi del Piemonte per manifestare contro la costruzione di una pista da motocross a Castagnole Monferrato, opera che causerebbe l’abbattimento di numerosi alberi e un enorme consumo di suolo. Davanti al Palazzo della Provincia, insieme a numerosi manifestanti erano presenti, tra gli altri, Elena Grandi co-portavoce nazionale della Federazione dei Verdi, Claudio Vella, Giuseppe Sammatrice e Italo Mussio del Comitato Vigilanza Motocross, rappresentanti di Lega Ambiente e di Salviamo il Paesaggio.
Un grido accorato
L’intento dei tanti ambientalisti è stato, ancora una volta, quello di far sentire l’accorato grido di protesta contro un’opera definita assurda che, oltre alle ripercussioni negative sull’ambiente, minerebbe anche la salute dei cittadini che popolano la zona circostante, come confermato sia dall’Asl di Asti che dall’Arpa. “Come Verdi – ha puntualizzato Elena Grandi – siamo assolutamente contrari al consumo dei quasi 20 ettari di suolo vergine che si dovrebbero sacrificare per la creazione della pista, l’impatto su questa zona sarebbe disastroso.
Sono in molti a voler tutelare l’ambiente
Oggi non so se avremo risposte ma è ora – ha continuato la portavoce – che qualcuno prenda atto che una grande fetta della popolazione vuole tutelare l’ambiente.” Il progetto della pista, che dovrebbe sorgere in località Valenzani, risale a circa tre anni fa “e oggi i sindaci, l’Asl e l’Arpa – ha sottolineato Giuseppe Sammatrice – andranno a sentire se sono state fatte le varianti richieste.”
La voce della Casa degli Alfieri
Molto toccati dal fatto anche gli artisti della compagnia Casa degli Alfieri che hanno la loro sede proprio a Castagnole “intorno a noi, dal ’94, quando c’era solo boscaglia, il paesaggio è cambiato – ha spiegato Lorenza Zambon – da una parte sono rinate le vigne, dall’altro versante ci sono i boschi che stanno maturando e nel cuore di questa zona intendono fare questa “cosa” che oltre a deturpare creerebbe un inquinamento acustico non indifferente e di vasta area con ripercussioni anche a livello di fauna, in più si creerebbe un blocco in un luogo in pieno sviluppo anche turistico”.