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Attualità

L'ex palestra Muti
sarà un nuovo polo culturale

Il contenitore sarà presto a disposizione della città; il contenuto verrà col tempo, dopo l’individuazione del soggetto (un’associazione) che presenterà il progetto più innovativo e

Il contenitore sarà presto a disposizione della città; il contenuto verrà col tempo, dopo l’individuazione del soggetto (un’associazione) che presenterà il progetto più innovativo e interessante per il riutilizzo dei locali. Si lavora all’ex palestra Muti, dietro al Casermone in zona San Rocco, a pochi passi dal tribunale. Grazie al Pisu (Piano integrato sviluppo urbano) il Comune ha reperito le risorse per ristrutturare l’edificio rifare il tetto, la pulizia e il risanamento delle murature, installare le vetrate esterne e pagare altre opere che serviranno a rendere l’edificio appetibile per i futuri gestori.

«L’obiettivo dell’intervento è creare le condizioni di fruibilità ed utilizzo – spiegano gli amministratori durante un sopralluogo avvenuto martedì pomeriggio – Ovvero creare un “contenitore” pronto ad accogliere attività diverse inerenti lo spettacolo, musica e cultura in generale, la cui gestione verrà affidata ad esterni che avranno il compito di realizzare le opere di impiantistica e riorganizzazione interna, funzionale alla gestione». I lavori, che costeranno 134.000 euro + iva, finiranno per metà ottobre; poi il Comune darà seguito al bando che porterà non solo ad identificare il gestore dell’immobile (si pensa ad un contratto d’affitto di almeno 14 anni) ma anche a cambiare il nome dell’edificio.

L’ex palestra Muti è infatti intitolata ad un ufficiale fascista e il cambio del nome sarà autorizzato dopo l’identificazione della nuova destinazione d’uso. Già, ma cosa si farà nell’immobile? Una parte sarà dedicata a ospitare eventi culturali, anche di diverso genere, ma comunque identificati tramite bando e per questo l’interno sarà quasi certamente soppalcato per gestire meglio gli spazi disponibili. Il resto della struttura sarà adibito a piccola attività di somministrazione, un bar, per poter rendere sostenibili i costi di gestione dell’immobile.

Sul progetto dell’ex palestra stanno lavorando l’architetto Dario Menichetti di Livorno (progettista e direttore lavori) e la collega Cristina Cirio (responsabile del servizio edifici storici del Comune). L’impresa che si è aggiudicata l’appalto di ristrutturazione è quella dei fratelli Scassa di Asti.

Riccardo Santagati

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