La scorsa settimana durante un convegno al Polo Universitario astigiano si sono esposte le prospettive di lavoro della professione infermieristica. Un seminario con il quale è stato possibile
La scorsa settimana durante un convegno al Polo Universitario astigiano si sono esposte le prospettive di lavoro della professione infermieristica. Un seminario con il quale è stato possibile confrontare le esperienze italiane con quelle internazionali per orientare i giovani studenti nelle loro scelte future. In particolare è stata presentata l'esperienza dello studio associato Auxillium di Firenze, che da 20 anni offre un esempio di promozione e crescita della libera professione. A questo studio fanno riferimento un centinaio di professionisti e, da alcune settimane, anche giovani infermieri astigiani che mettono a disposizione, privatamente, la propria competenza.
Di particolare interesse è stata la presentazione del progetto di sturt up "Studio professionale infermieristico", un'idea maturata nell'incubatore di Uni Astiss, dove due neolaureati di infermieristica, con il supporto dell'università, stanno cercando di aprire uno studio ad Asti per mettere a disposizione dei cittadini la propria competenza nella libera professione e sulla scia dell'esempio toscano. A questo proposito saranno aperte convenzioni con farmacie e studi medici e fornite assistenza domiciliare, assistenza post-ospedaliera e medicazioni.
Nel corso del seminario è stata messa in luce l'opportunità per i neolaureati di affrontare esperienze professionali all'estero come in Inghilterra e al Cairo. Nello specifico, l'esperienza nel Regno Unito ha destato il maggiore interesse. «E' da alcuni anni che studenti piemontesi e astigiani vengono selezionati per lavorare negli ospedali inglesi ?- ha commentato il dott. Mauro Villa, coordinatore del Corso di Infermieristica -? le agenzie interinali selezionano personale da tutta Europa ma la formazione italiana resta al momento la più appetibile». Spunti di riflessione, dunque, per chi si sta avvicinando alla laurea e in un contesto in cui la sanità pubblica fatica ad assorbire nuovi infermieri.