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Sicurezza: telecamere ogni 40 metri e 2600 uomini
Attualità

Sicurezza: telecamere ogni 40 metri e 2600 uomini

Inevitabilmente, una manifestazione del calibro e delle dimensioni di Expo richiede tutta una serie di operazioni e misure in materia di sicurezza. Il sistema appositamente elaborato e messo in campo

Inevitabilmente, una manifestazione del calibro e delle dimensioni di Expo richiede tutta una serie di operazioni e misure in materia di sicurezza. Il sistema appositamente elaborato e messo in campo comporta una spesa di 7,2 milioni di euro. Nello specifico, proprio per garantire il regolare e tranquillo svolgimento della manifestazione, Expo 2015 punta, in primis, sulla sorveglianza sia di tutta l’area interessata dall’esposizione sia delle zone ad essa limitrofe. Per questo obiettivo, ha previsto l’utilizzo di telecamere installate ogni 40 metri, mura e reti alte 3 metri e 15 centimetri, cui si aggiungono 108 apparecchiature a Raggi X e 450 archetti elettronici. L’apparato di sicurezza si avvale poi dell’impiego di 1.300 poliziotti, 700 carabinieri e finanzieri, 600 soldati, più un centinaio circa di droni (aeromobili a pilotaggio remoto o telecomandati a distanza, ndr).

Stati Generali
Nel novero delle diverse iniziative ideate da Expo 2015, meritano un cenno particolare i cosiddetti “Stati Generali”: speciali giornate organizzate appositamente con l’intento di favorire e realizzare un contatto sia con le varie organizzazioni sia con i singoli cittadini e visitatori. In questo ambito, ognuno può avanzare e lanciare proposte. Nel solco di questa filosofia, si inseriscono, inoltre, le sessioni, dedicate ai giovani, alle donne e alle persone dotate di creatività, durante le quali si affronta il tema centrale, attorno a cui ruota Expo 2015. In questo modo, si ritiene che la possibilità per tutti di fornire il proprio personale contributo possa contribuire a mettere in risalto e a fare affiorare ulteriormente i molteplici aspetti legati al tema della sicurezza alimentare, non solo dal punto di vista della qualità, ma anche della garanzia di un sufficiente quantitativo di cibo per l’intera popolazione mondiale.  

Mascotte e Logo
I temi su cui poggia l’edizione 2015 di Expo sono racchiusi nella mascotte stessa della manifestazione, che li propone attraverso una lettura positiva e originale. Si tratta di undici figure ispirate al mondo della frutta e degli ortaggi, che componendosi insieme creano il personaggio di Foody: sincero, saggio, rispettoso e amante della buona cucina. Foody rappresenta la comunità, la diversità e il cibo, mentre la composizione in un solo volto delle undici figure richiama la collaborazione e la sinergia tra i Paesi, che devono rispondere unitariamente alle sfide planetarie sull’alimentazione. Il nome dei singoli personaggi è stato scelto dai bambini, tramite un sondaggio on line. Si tratta di Josephine Banana, Piera la Pera, Rodolfo il Fico, Gury l’Anguria, Manghy il Mango, Pomina la Mela, i Rap Brothers (tre ravanelli), Guagliò l’Aglio, Arabella l’Arancia, Max Mais, Chicca la Melagrana e Julienne Zucchina, che simboleggiano cibi di tutto il mondo, tra unione e diversità. Foody, che parla per voce di Claudio Bisio, e la sua “famiglia” sono inoltre le star di una serie animata, in onda dal 7 marzo scorso, sui canali tv Disney, Disney Channel, XD e su youtube. Le mascotte di Expo 2015 sono state disegnate da Disney Italia, che si è aggiudicata la gara per lo sviluppo, la promozione e la commercializzazione della proprietà intellettuale dell’Esposizione Universale. Dal canto suo, invece, il logo dell’evento è l’esito di un concorso pubblico, che ha coinvolto laureandi e neo laureati delle Facoltà di Architettura, Design e Arti, Moda, Grafica Pubblicitaria e Disegno Industriale.

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