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Attualità

Tessera a pagamento, ossigeno per la biblioteca
Ma non tutti sono pronti a pagare

Opinioni divise, almeno sui social network, alla notizia dell’introduzione di una tessera a pagamento per accedere alla nuova sede della biblioteca che porterà il nome di Giorgio Faletti. Qualche

Opinioni divise, almeno sui social network, alla notizia dell’introduzione di una tessera a pagamento per accedere alla nuova sede della biblioteca che porterà il nome di Giorgio Faletti. Qualche giorno fa è stata la direttrice Donatella Gnetti a parlare di «scelta obbligata a fronte delle risorse sempre più ridotte». La biblioteca ha problemi di liquidità e per pagarsi le spese ha bisogno di trovare nuove fonti di finanziamento. Da metà gennaio, quando riaprirà, gli adulti potranno accedere alla biblioteca e prendere in prestito i libri (3 al massimo e per un mese) pagando 10 euro annui (5 euro se sotto i 14 anni). La tessera magnetica farà accedere oltre i tornelli che separano la reception e i cataloghi dal resto dei servizi offerti e, all’apertura, la biblioteca pensa di raccogliere circa 5.000 tesseramenti.

I tornelli serviranno anche a controllare i locali che, dotati di 7 porte di uscita, di cui una sola per il pubblico, permetteranno di conoscere in tempo reale quanti utenti sono presenti e se qualcuno si trova ancora nell’edificio all’ora di chiusura. Il popolo della rete è però perplesso e molti bocciano l’idea di dover pagare per accedere alla consultazione e al prestito dei libri. Per altri, invece, si tratta di un impegno economico del tutto irrisorio considerati i servizi offerti dalla biblioteca. Il coro dei no è convinto che la cifra richiesta, pur simbolica, sia una forzatura del servizio pubblico e anche la stessa direttrice non si dice entusiasta di introdurre la tessera a pagamento ma parla di necessità. «I problemi economici per la biblioteca sono iniziati nel 2012 – ricorda – Non abbiamo sponsor privati ma finanziamenti regionali e i contributi delle Fondazione CrAsti e CrTo.

Il Comune dà annualmente 220.000 euro (nel 2004 Comune e Provincia contribuivano con 300.000 euro ciascuno ndr) ovvero meno della metà del bilancio. Il nostro budget per acquistare i libri è di 8.000 euro all’anno e per il resto ci autofinanziamo con la vendita di libri al mercatino, come quello che si svolgerà il 13 e 14 dicembre, o con iniziative come “Adotta uno scaffale”». Questo progetto ha permesso di incamerare 61.000 euro cui si aggiungono altri 40.000 euro per l’intitolazione di due sale. Con 150.000 titoli a disposizione, una selezione di quotidiani, il wi-fi, la biblioteca dei bambini e altre opportunità offerte agli utenti, la biblioteca è quasi pronta a riaprire dopo un trasloco che, tanto per restare sulle cifre, è costato 30.000 euro. L’introduzione della tessera a pagamento potrebbe rivelarsi l’ancora di salvezza per la biblioteca “Giorgio Faletti” ma provocare anche un effetto boomerang tra gli astigiani che non intendono in alcun modo pagare, tutto questo a scapito della fruibilità del patrimonio culturale contenuto al suo interno.

Riccardo Santagati

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