Uno dei segreti “nascosti in piena vista” del grande scrittore Umberto Eco riguarda la sua breve permanenza, in adolescenza, a Nizza Monferrato. La raggiunse quando da Alessandria si trasferì dallo zio negli anni conclusivi del secondo conflitto mondiale. Da adulto, avrebbe poi inserito alcuni episodi autobiografici nel romanzo “Il pendolo di Foucault”, attribuendoli al personaggio di Jacopo Belbo. A spiccare nel testo, inconfondibile, è la collina del “Bricco”: oltre alla definizione non nascosta (come invece è il nome della località), viene descritta come “una collinetta quasi calva, e sul culmine una cappella, fiancheggiata da due pini”. La cappella è la chiesetta della Madonna della Neve.
Per chi visita la zona, molti possibili sentieri possono condurre alla collina del Bricco Cremosina, ma ne consigliamo uno in particolare. Dal borgo di Vaglio Serra, infatti, la chiesetta si vede in lontananza, inconfondibile. Un percorso panoramico consigliato consiste nel discendere in regione Sernella tramite la strada “Montata”. In parte asfaltata, in parte sterrata, si arriverà fino a fondovalle. Da qui, se svoltare a sinistra conduce alla strada principale per Nizza Monferrato, piuttosto trafficata dalle auto, andare verso destra consente ancora un tratto in campagna, in una zona relativamente tranquilla, tra case e campi in prossimità del rio Sernella. Siamo già, qui, sul territorio di Nizza Monferrato.
Una nuova salita ci attende alla nostra sinistra, più ripida questa volta, ma in grado di condurci pressoché alla sommità della nuova collina. L’ampio prato già teatro di molte letture estive è letteralmente a pochi passi, mentre ancora alcuni sentieri, in parte su sterrato, ci condurranno in vista e, dopo un’ulteriore salita, sul piazzale di fronte alla chiesetta della Madonna della Neve. Da qui, la visione panoramica dei tetti di Nizza Monferrato e delle colline dei vigneti è senz’altro suggestiva. Il percorso potrà proseguire lungo i dintorni, lungo i passi della storica camminata “Lungo le falde del Bricco”, o ricondurci a valle verso piazza Marconi e infine il centro storico nicese.
