Nei mesi scorsi una serie di fortunate circostanze ha permesso di individuare due grandi tavole lignee della fine del Quattrocento, dipinte su entrambi i lati, di cui da tempo si erano perse le tracce. Riconosciute come provenienti dalla Chiesa di Santa Maria di Vezzolano, le opere sono protagoniste di un percorso di rinascita che, attraverso un intervento di restauro e iniziative di valorizzazione, mira all’importante traguardo di garantirne la conservazione e restituirne la bellezza alla pubblica fruizione.
La notevole qualità delle pitture ha fatto pensare alla bottega dell’artista borgognone Antoine de Lonhy, attivo nel Ducato di Savoia nella seconda metà del Quattrocento, un legame portato alla luce da Giovanni Romano, storico dell’arte, soprintendente e docente universitario recentemente scomparso, alla cui memoria è dedicato il restauro.
L’impegno economico richiesto dalla complessità dell’intervento ha portato a promuovere una raccolta fondi in collaborazione con l’Associazione la Cabalesta di Castelnuovo don Bosco. Grazie a una generosa donazione e al contributo di diversi sostenitori della cultura, nell’arco di alcune settimane è stato possibile raggiungere l’importo necessario.
Dopo l’evento organizzato a gennaio per presentare le opere e rendere noti gli esiti della campagna diagnostica preliminare al restauro, l’appuntamento è per giovedì 25 febbraio 2021 alle ore 16.30 con la conferenza in streaming dal titolo Antoine de Lonhy è tornato! Vezzolano ritrova le sue tavole perdute. È iniziata la rinascita delle opere.
Conferenza in streaming – Giovedì 25 febbraio 2021 alle 16,30. Interverranno: Elena De Filippis, direttrice regionale Musei Piemonte; Valentina Barberis, direttrice dell’Abbazia di Vezzolano; Anna Rosa Nicola, direttore tecnico del laboratorio Nicola Restauri; Maurizio Pistone, presidente dell’Associazione la Cabalesta; Lidia Brero, presidente della Fondazione Enrico Eandi.
Partecipazione gratuita tramite il link: