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Vigneti Unesco: al via il primo corso di formazione per lavoratori agricoli italiani e stranieri

L’iniziativa è promossa dall’Associazione Paesaggi Vitivinicoli e Cia Asti

L’Associazione Paesaggi Vitivinicoli di Langhe – Roero e Monferrato e Cia Agricoltori Italiani Asti organizzano e promuovono il primo corso di formazione gratuito rivolto a lavoratori italiani e stranieri delle aziende vitivinicole. L’iniziativa si inserisce nel progetto di inclusione “La tutela dell’autenticità di un paesaggio vivente tra tradizione, innovazione e globalizzazione nel sito UNESCO dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte”, finanziato con la Legge 77/2006.

“Siamo felici di inaugurare la collaborazione con il mondo agricolo che è parte integrante e risorsa indispensabile per il mantenimento del nostro sito UNESCO – commentano Gianfranco Comaschi e Roberto Cerrato, rispettivamente presidente e direttore dell’Associazione Paesaggi Vitivinicoli di Langhe – Roero e Monferrato – è nostro intento attivare una collaborazione sempre più forte con i Comuni e le risorse del territorio per fare in modo che i “custodi delle vigne”, sempre più spesso stranieri, possano trovare un inquadramento professionale corretto e nello stesso tempo comprendere il valore del contesto in cui sono inseriti”.

“Abbiamo un grande bisogno di manodopera specializzata che si fatica a reperire – sottolinea Marco Capra, presidente di Cia Asti – pochi sono i giovani astigiani che vogliono dedicarsi al mondo agricolo ed è importante ricordare che senza la manodopera straniera le nostre aziende non avrebbero un futuro. Favorire l’integrazione con percorsi culturali e professionali è una strada obbligata per la sostenibilità del territorio dal punto di vista economico e sociale”.

Il corso di formazione “Conoscere, custodire e coltivare i vigneti Patrimonio dell’Umanità” si svolge in collaborazione con il CIPA-AT (Centro di Istruzione Professionale Agricolo e Assistenza Tecnica di Cia- Agricoltori Italiani) con il PIAM onlus – Villa Quaglina e la Cooperativa Maramao di Canelli. I docenti saranno l’enologo Marco Pippione, direttore provinciale di Cia Asti e Francesca Serra, agronoma del servizio tecnico Cia Asti.

Sono previste 20 ore di lezione presso l’aula didattica e il vigneto sperimentale di Villa Quaglina, progetto di agricoltura sociale che è cresciuto molto negli anni.

Gli operatori ad oggi sono 26 e la struttura ospita annualmente circa 180 migranti. “Il tema dell’accoglienza abitativa è il punto dolente dei percorsi di inclusione sociale – sottolinea Alberto Mossino dell’Associazione Piam –  è uno dei fronti sui quale è importante lavorare a livello di territorio, insieme alla formazione, per frenare il nomadismo sul quale trova terreno fertile il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori”.

Le sessioni formative e pratiche, completamente gratuite, sono previste nel mese di marzo. Il programma include moduli tecnici di fisiologia e botanica della vite, nozioni teoriche e pratiche di potatura, nozioni di meccanica agraria generale, strategie per una viticoltura sempre più eco-sostenibile, norme igieniche, esercitazioni e dimostrazioni pratiche. A questo si aggiunge un modulo culturale rivolto alla conoscenza dei Paesaggi Vitivinicoli del sud Piemonte, patrimonio UNESCO, di cui i lavoratori stessi sono custodi con il loro operato quotidiano. Potranno iscriversi lavoratori stabili o stagionali impiegati nella cura e manutenzione del vigneto.

L’invito è rivolto anche alle aziende che potranno segnalare i nominativi dei loro dipendenti interessati – anche occasionali –  agli uffici Cia di Asti (0141 – 594320) Castelnuovo Calcea (0141.721691) e Montiglio Monferrato (0141.994545) o via mail all’indirizzo asti@cia.it

In foto, la conferenza stampa. Da sinistra: Marco Capra, Roberto Cerrato, Alberto Mossino e Marco Pippione.

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