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Villafranca: c’è il finanziamentoper la Casa della Salute
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Villafranca: c’è il finanziamento
per la Casa della Salute

Lo sblocco di un finanziamento statale di 330 mila euro, precedentemente destinato a strutture sanitarie che poi si è deciso di non realizzare a seguito del dissesto della Regione Piemonte e

Lo sblocco di un finanziamento statale di 330 mila euro, precedentemente destinato a strutture sanitarie che poi si è deciso di non realizzare a seguito del dissesto della Regione Piemonte e l’assegnazione dell’appalto all’impresa “Tecnica Restauri” di Mestre permetteranno di completare la Casa della Salute di Villafranca in 204 giorni lavorativi e di renderla operativa entro gennaio 2016. La notizia è stata diffusa in conferenza stampa presso il municipio di Villafranca dal sindaco Guido Cavalla unitamente al direttore generale dell’Asl di Asti Valter Galante, al direttore sanitario dell’azienda Massimo Uberti, al direttore del distretto Antonio Parisi, al presidente provinciale della Croce Rossa Stefano Robino e alla consigliera regionale Angela Motta. All’incontro sono inoltre intervenuti i sindaci di Cantarana, Baldichieri, Monale e del presidente dell’Unione Collinare Valtriversa per i cui territori la Casa della Salute rappresenterà un importante punto di riferimento.

«Siamo all’ultimo passo di un percorso amministrativo lungo e piuttosto complesso partito nel 2008 con l’accordo tra Regione Piemonte e Ministero della Salute, cui a fatto seguito, nel 2009, la proposta dell’Asl di procedere alla realizzazione di altre quattro Case della Salute a fianco di quelle già attivate a Nizza e Canelli, nei comuni di Castello d’Annone, Villanova, Villafranca e San Damiano nella convinzione che i fondi regionali avrebbero potuto sostenere l’ambizioso progetto accanto a quelli ministeriali, ma così non è stato – ha esordito il direttore Galante nell’annunciare la riapertura del cantiere per il completamento dell’opera – Il dissesto economico-finanziario della Regione Piemonte ha costretto una rimodulazione dei finanziamenti e di conseguenza del progetto che ha portato alla scelta di ultimare la realizzazione delle Case della Salute di San Damiano e Villafranca già cantierate e di sospendere invece gli altri due progetti non ancora avviati. Tale proposta, avanzata nel luglio 2012 da parte dell’Asl e poi approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, è stata quindi presentata al Ministero che ha votato la sua approvazione nel 2012. L’Asl ha quindi avviato il progetto preliminare approvato prima in Regione a ottobre 2013 e poi dal Ministero nel luglio 2014 con il relativo stanziamento di 330 mila euro. Oggi possiamo dire di essere arrivati alla conclusione di questo lungo e complesso iter burocratico».

Il costo complessivo della Casa della Salute di Villafranca, comprendente la struttura e gli arredi, ma non le attrezzature e i macchinari medici, è di 3 milioni 200 mila euro. Accanto alla nuova Casa della Salute verrà istituito un polo di emergenza per un bacino di circa 45 mila utenti grazie al trasferimento della Croce Rossa e del servizio 118, oggi sacrificati nel centro storico del paese, in una posizione strategica che sarà attivo 24 ore su 24 con disponibilità di un medico, un infermiere, due volontari, un autista e un barelliere. «Accanto al potenziamento dell’attività di gestione delle emergenze – ha sottolineato il presidente Robino – è in progetto l’attivazione di uno sportello per la distribuzione alimentare in collaborazione con i Comuni del territorio al fine di sfruttare al meglio la nuova struttura».

Soddisfatti i sindaci che da anni attendono il completamento di una struttura nata con l’obiettivo di diventare un importante punto di riferimento sanitario per l’intero territorio anche se non manca qualche perplessità. Accanto alla nuova sede Croce Rossa e 118, non si può ancora dire quali altri servizi medici saranno ospitati nella struttura. Si era ipotizzato di attivare qui un ambulatorio per screening mammografici, un ambulatorio fisiatrico e un centro ecografico, ma l’attuale fase di transizione in materia sanitaria non permette di avere risposte concrete, per lo meno non prima di giugno quando, ha fatto sapere la consigliera Motta, la Regione sarà chiamata a votare il piano di assistenza territoriale la cui bozza, che sarà aperta e oggetto di confronto territoriale con i sindaci e con gli operatori sanitari, è stata presentato in giunta ieri mattina (lunedì) dall’assessore alla sanità Antonio Saitta.

Marzia Barosso

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