Nessun passo indietro, al massimo di fianco, da parte dell’assessore all’Anagrafe e Personale Giovanni Boccia che, qualche giorno fa, è stato “richiamato” dal segretario generale provinciale della CGIL, Luca Quagliotti, sull’intenzione di far lavorare un gruppo di volontari, all’ingresso dell’Anagrafe, per sveltire l’accoglienza e fornire le informazioni sugli uffici. Per la CGIL non sarebbe altro che lavoro da uscieri, quindi un impiego effettivo che dev’essere retribuito. Il lavoro volontario e non pagato, questa è in sintesi l’opinione del sindacato, non si deve avallare negli uffici del Comune se non quando si tratta di Servizio Civile Universale che, su base volontaria, prevede comunque un rimborso spese.
«Comprendiamo le difficoltà economiche in cui versa il Comune, – ha osservato Luca Quagliotti, segretario generale provinciale della CGIL – ma è evidente che si chiede ai volontari di fare il lavoro degli uscieri e quindi dev’essere un lavoro retribuito, non gratuito. Abbiamo già abbastanza precarietà nel mondo del lavoro e se anche l’Ente pubblico si mette a garantire i servizi usando la precarietà arriviamo alla classica chiusura del cerchio».
Boccia, interpellato di nuovo sul caso, preferisce non rilasciare ulteriori dichiarazioni: «Mi sto documentando prima di decidere – risponde – Ad oggi abbiamo ricevuto una quindicina di richieste per fare i volontari. Ovviamente ringrazio coloro che hanno dato suggerimenti costruttivi su questa iniziativa».
Se la CGIL è pronta a dare battaglia per impedire che il Comune utilizzi lavoro non retribuito all’Anagrafe e suggerisce all’assessore «di assumere i lavoratori della Casa di Riposo, con limitazioni, che potrebbero benissimo gestire un incarico da uscieri», c’è anche chi torna indietro nel tempo, all’aprile del 2008, per riportare a galla un’iniziativa volta a dare sostegno all’Anagrafe da parte di volontari. Non persone qualsiasi, ma i pensionati del Comune che facevano parte del gruppo Seniores e che a quei tempi erano poco meno di cento.
A quel tempo a presiedere il gruppo Seniores c’era Giancarlo Solaro, mentre alla guida dell’assessorato c’era Pierfranco Verrua. Almeno due volontari, pensionati dell’Anagrafe, erano a disposizione tutti i giorni per aiutare i colleghi nell’accoglienza dei cittadini e sempre nel rispetto della privacy che, in certi uffici, non può mai essere messa in discussione.
Al gruppo Seniores il Comune aveva anche concesso una sede, ma poi, con il passare del tempo e delle amministrazioni, l’accordo è venuto meno, sono iniziati i noti problemi di lunghe attese per i documenti (indimenticabile il sindaco Rasero mascherato che si mescolò tra gli utenti per toccare con mano le criticità degli uffici) e infine è arrivata la pandemia. Oggi la situazione generale degli uffici è migliorata, ma il personale continua a essere meno del previsto. Il gruppo Seniores potrebbero essere la risposta? L’assessore non conferma, né smentisce, ma nel frattempo le candidature spontanee per andare a lavorare, gratis, all’Anagrafe, pur poche ore al mese, dovranno pervenire in Comune non più tardi di oggi, martedì 20 dicembre.
[nella foto l’assessore Giovanni Boccia]