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cartello crivellato a san fedele
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Il caso

A San Fedele il giallo del cartello stradale crivellato di colpi d’arma da fuoco

I fatti risalirebbero a fine ottobre, ma anche ieri sera alcuni residenti hanno sentito sette colpi intorno alle ore 22

«Mercoledì sera, alle 22, abbiamo sentito sette colpi provenire nell’area compresa tra via Badalin e via Trilussa, qui a San Fedele. Di certo i colpi ci sono stati esplosi, anche se non possiamo dire con certezza che fossero di un’arma. Però, qualche settimana fa, abbiamo saputo che qualcuno ha crivellato di colpi, in questo caso sembra con una pistola, un cartello stradale in fondo a strada Quaglie, davanti all’ingresso del depuratore. Qui a San Fedele c’è molta preoccupazione per questi fatti e vorremmo che l’assessore alla Sicurezza e le forze dell’ordine ci facessero sapere qualcosa a riguardo».

È ancora una volta Giuseppe Morabito, portavoce del Comitato San Fedele, a raccontare quello che è avvenuto ieri sera nel quartiere. Lui stesso ha sentito i sette colpi di cui non si sa nulla. Potrebbero essere stati dei petardi? Non è escluso, ma visto quanto accaduto in strada Quaglie, il dubbio resta. Un caso che però non sarebbe arrivato alle forze dell’ordine perché nessuno, a quanto sembra, avrebbe chiamato tempestivamente il 112.

Confermato, invece, il primo episodio, i colpi sparati contro un cartello stradale, che risalirebbe a fine ottobre. In questo caso la prima denuncia pubblica è stata fatta dallo youtuber Pro Copio che in un video pubblicato sulla sua pagina il 15 novembre scorso mostra una discarica abusiva di pneumatici a fianco del depuratore e il cartello crivellato dai colpi.

Pro Copio, nel video pubblicato, si rivolge all’assessore alla Sicurezza Luigi Giacomini invitandolo a fare i dovuti accertamenti su quanto successo. «Non ho visto quel video e per denunciare certi episodi esistono i canali ufficiali, a cominciare dal 112, che invito Pro Copio e i cittadini a utilizzare sempre – replica l’assessore – Vengo a sapere adesso di questa storia dei colpi sparati, ma ricordo che a San Fedele esiste il progetto di “Controllo del Vicinato”. Il referente è proprio deputato a segnalare questi casi alle forze dell’ordine. Il cittadino denunci sempre, – conclude l’assessore – anche per motivi statistici, poi la politica farà la sua parte».

Ma in realtà, esattamente com’era capitato a inizio settembre, Giuseppe Morabito ribadisce che il «Controllo di Vicinato non è ancora stato attivato perché non è stato indicato alle forze dell’ordine chi sia il referente». «Aspettiamo di essere convocati per definire il tutto e seguire il corso informativo propedeutico all’attivazione». Tutto questo nonostante i cartelli di “Controllo del Vicinato” siano stati messi circa 8 mesi fa.

E mentre si attende che le parti “si convochino” per definire l’ultimo passaggio necessario all’attivazione del protocollo, come Morabito aveva già chiesto a inizio settembre, lo stesso portavoce ricorda che anche a luglio erano stati rinvenuti dei bossoli, per terra, a San Fedele. Un giallo su cui era stata aperta un’indagine.

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Una risposta

  1. …diciamo che non è l’unico cartello bucato da colpi,basta aprire occhi e pulirsi bene orecchie e tante altre situazioni verrebbero alla luce…Lo chiedo a voi giornalisti ora,ma del nuovo campo rom,o diversa residenza da civile abitazione, nessuno sà nulla?? rimane nelle immediate vicinanze del ponte Giolitti!!! Il Sindaco è i suoi meriterebbero una bella denuncia …ma prima o poi …

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