Cerca
Close this search box.
<img src="https://lanuovaprovincia.it/wp-content/uploads/elementor/thumbs/abbatte-alberi-nel-fondo-del-vicinobrma-il-proprietario-non-ne-sapeva-nulla-56e69b4a915981-nkigowsyuhzant3lzdls33ogyq6e48vg0pvi84ggaw.jpg" title="Abbatte alberi nel fondo del vicino
Ma il proprietario non ne sapeva nulla" alt="Abbatte alberi nel fondo del vicinoMa il proprietario non ne sapeva nulla" loading="lazy" />
Cronaca

Abbatte alberi nel fondo del vicino
Ma il proprietario non ne sapeva nulla

Nei giorni scorsi gli agenti della forestale di Canelli sono intervenuti su un taglio abusivo di una fascia di bosco a Calamandrana, un vero e proprio furto nei confronti del proprietario del fondo,

Nei giorni scorsi gli agenti della forestale di Canelli sono intervenuti su un taglio abusivo di una fascia di bosco a Calamandrana, un vero e proprio furto nei confronti del proprietario del fondo, il quale era totalmente ignaro dei lavori sul proprio terreno. Tutte le piante presenti, arboree ed arbustive, su un’area di circa 1300 metri quadrati erano state abbattute senza richiedere alcun consenso al proprietario e in spregio alle regole per il taglio dei boschi, nonché in assenza delle autorizzazioni necessarie. Si trattava di un impianto artificiale costituito da piante di conifere, noce e  mandorlo, all’interno del quale si era insediato nel tempo un vero e proprio bosco, con piante di ciliegio selvatico e di quercia.

In totale erano state abbattute 79 piante tra ciliegi, querce, castagni, noci e mandorli, alcune ceppaie erano state sradicate e tutto il materiale legnoso risultante era stato indebitamente rimosso dall’area di taglio, incluse le ramaglie e gli altri residui di lavorazione che di norma avrebbero dovuto essere sistemati sul terreno per non impoverirlo di sostanza organica. L’autore del taglio è un agricoltore il quale, nel corso di lavori di scasso del terreno sul proprio fondo, aveva sconfinato nel bosco adiacente.

I forestali lo hanno deferito all’autorità giudiziaria per i reati di furto e di danneggiamento del bosco. Accade spesso che la forestale debba intervenire in simili situazioni. Non si ha infatti cognizione diffusa del livello di tutela che vige sui boschi, che da un lato vieta di procedere senza preventiva autorizzazione alla loro eliminazione e sostituzione con altre colture, dall’altro impone che, anche per tagli su piccole superfici, vengano rispettate regole precise (ad esempio sulle piante da lasciare in piedi) volte a garantire che il bosco si mantenga nel tempo.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Edizione digitale