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Cronaca

Addio a Ilir Polena,
fu il primo mediatore culturale

E' stato il primo mediatore culturale di Asti e, quando ancora le politiche di integrazione degli stranieri erano in fase embrionale, aveva fondato l'associazione Tante Tinte, importante

E' stato il primo mediatore culturale di Asti e, quando ancora le politiche di integrazione degli stranieri erano in fase embrionale, aveva fondato l'associazione Tante Tinte, importante realtà culturale e sociale. Parliamo del professor Ilir Polena, giunto dall'Albania vent'anni fa nella prima grande diaspora di chi, come lui, non accettava le imposizioni e le restrizioni del regime in patria. Intellettuale, professore dell'Accademia delle Belle Arti di Tirana, profondo conoscitore della storia del suo paese e grande appassionato di musica, giunto in Italia frequentò il primo corso di mediatore interculturale diventando subito un punto di riferimento non solo per la comunità albanese astigiana, ma per tutti gli stranieri presenti sul nostro territorio.

Due i tratti che contraddistinguevano il suo agire: la profonda cultura continuamente alimentata e una gentilezza di modi e di atteggiamenti che ne decretarono l'immediata autorevolezza anche presso le istituzioni. Fu tra i fondatori del Centro Culturale Albanese Madre Teresa di Asti e lavorò alacremente per costituire la confederazione delle associazioni italo albanesi del Piemonte del quale venne eletto dirigente.

Così lo ricorda l'amico fraterno Giorgio Rubolino e presidente Ancifra (ass. naz. cittadini italiani e famigliari rimpratriati dall'Albania): «E' stato proprio Ilir Polena che con l'instancabile Silvano Uppo ha consigliato l'ANCIFRA per far conoscere allo Stato Italiano le rivendicazioni dei cittadini italiani e dei loro famigliari dimenticati e abbandonati per quasi mezzo secolo nel calvario che li sottopose ad una delle dittature comuniste più crudeli del mondo. Grazie a questo riconoscimento più di 400 famiglie italo-albanesi sono riuscite ad integrarsi in qualche modo nel loro Paese d'origine. Ed è per questo che lui è e sarà per sempre membro onorario della nostra associazione».

d.p.

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