Lavorava alla Gazzetta d’Asti e avrebbe compiuto 48 anni il prossimo 24 gennaio
«Non è per essere pessimista ma mi sa che ho “preso” l’influenza». Suona come un beffardo presagio l’ultimo post pubblicato su Facebook dal giornalista astigiano Uberto “Ubi” Ghia, di cui si è appresa la scomparsa oggi. Avrebbe compiuto 48 anni il prossimo 24 gennaio. Uberto lavorava alla Gazzetta d’Asti e il suo ultimo articolo era stato pubblicato nell’ultimo numero dell’anno.
Ubi, come lo chiamavano i colleghi, passava molto del suo tempo, oltre che in redazione, alla Casa del Popolo di via Brofferio. Il suo essere “di sinistra” era spesso motivo di lunghe discussioni su come la sinistra astigiana navigasse tra alti e bassi, ma senza mai che il discorso finisse «in caciara», come diceva lui.
Ghia firmava molti pezzi, soprattutto di cultura, sport e politica. Era un attento osservatore delle vicende amministrative astigiane delle quali, con gli altri giornalisti e spesso al termine delle conferenze stampa in Comune, parlava senza mai perdere quell’ironia che lo contraddistingueva. La sua grande passione era, però, la musica, quella rock in particolare: Black Sabbath, Deep Purple, Pink Floyd, Europe, Rolling Stones, ma anche Iron Maiden, Dire Straits e Africa Unite erano i suoi gruppi preferiti, di cui sapeva citare testi e canzoni dando suggerimenti a chi, molto più giovane di lui, non era cresciuto con il loro sound.
Lettore onnivoro, tifosissimo del Toro, Uberto era molto presente nelle cause sociali a difesa dei più deboli. Lascia la sorella Elisabetta.
Ancora da stabilire la data dei funerali.
Riccardo Santagati