Alex Hasko aveva 7 anni. Frequentava la seconda elementare alla scuola Dante Alighieri. Viveva con la sua famiglia, la mamma, il papà e un fratellino di due anni, di origine albanese, in una
Alex Hasko aveva 7 anni. Frequentava la seconda elementare alla scuola Dante Alighieri. Viveva con la sua famiglia, la mamma, il papà e un fratellino di due anni, di origine albanese, in una palazzina della zona di corso Volta. Ci raccontano che lo si vedeva a volte in cortile, giocare a pallone o a nascondino con i bambini che abitano nelle case vicine.Lallegria e la spensieratezza dei suoi 7 anni si sono spezzate allimprovviso sabato scorso per un incidente terribile, una fatalità a cui non cè più stato rimedio. Alex è morto cadendo dalla finestra del soggiorno di casa: un volo dal secondo piano, una decina di metri che non gli hanno lasciato scampo.
Era da poco passato mezzogiorno. Il papà lo aveva lasciato davanti alla tv a guardare i cartoni animati: il tempo di andare con lauto a prendere la mamma e poi rientrare.Difficile dire che cosa sia successo in quei pochi minuti, mentre Alex era da solo in casa: lipotesi della polizia, intervenuta in via Borelli non appena ricevuta la chiamata dai vicini di casa, è che si sia appoggiato al davanzale e sporto per qualche motivo, perdendo lequilibrio. Potrebbe anche essere caduto di spalle: le ferite al capo sono state tali che nulla hanno potuto i medici del 118 e del pronto soccorso. Il bambino sarebbe spirato prima di arrivare in ospedale. Nessuno ha assistito allincidente. E stato il cane di una vicina di casa a richiamare lattenzione sul piccolo: stava uscendo con la sua padrona per una passeggiata e, appena fuori dalla porta, si è diretto dietro langolo della palazzina, verso il punto in cui era precipitato Alex.
Restando a distanza e abbaiando con insistenza è riuscito a far avvicinare la sua padrona. E stata la signora, ancora oggi sconvolta, a trovarlo in una pozza di sangue, precipitato sul marciapiede affiancato da un lieve avvallamento per la raccolta dellacqua piovana, anchesso in cemento, che dà sullarea verde del cortile interno. Subito la richiesta di aiuto, laccorrere di altri condomini, larrivo dei soccorsi. E la telefonata da parte di amici che ha raggiunto i genitori del bimbo, che in quel momento si trovavano al mercato per fare la spesa, prima del pranzo. Quindi la loro corsa in ospedale, poi lo strazio per lincolmabile perdita. Tanti gli amici che li hanno raggiunti in questi giorni, vicini alla famiglia in un momento di così grande lutto.
Marta Martiner Testa