Un caso che ha tenuto banco questi giorni sulle cronache nazionali e che ha visto anche l’appello di ieri sera di Chi l’ha Visto? delle famiglie dei due ragazzi scomparsi da lunedì. Ricerche finite purtroppo in tragedia con il ritrovamento, questa mattina, dei corpi senza vita di Francesco D’Aversa e Sofia Mancini, sulla Fiat 500 finita giù lungo una scarpata sulla statale verso Affi, nel Veronese.
Francesco, originario di Taranto, a Verona si trovava per lavoro ma era stato anche residente a Nizza Monferrato fino a pochi mesi fa dove ancora vivono i genitori e le sorelle.
Proprio loro avevano incaricato Fabrizio Pace, criminologo astigiano e presidente dell’associazione Penelope Piemonte, di partecipare alle ricerche dei due ragazzi scomparsi lunedì dopo una serata al locale Amen di Torricelle.
Da martedì i Vigili del fuoco, dopo l’allarme dato dalla famiglia di Sofia e dal coinquilino di Francesco, hanno cercato i due giovani cercando di localizzare l’ultima posizione dei loro cellulari.
Secondo quanto ricostruito dagli amici, dopo aver trascorso insieme la serata nel locale a Torricelle, si erano allontanati in macchina lasciando a Peschiera il coinquilino che avrebbe passato la notte fuori da un’amica e si era avviato verso Costermano per riportare a casa Sofia, ragazza conosciuta pochi giorni prima.
Ma nessuno dei due è tornato a casa né ha dato più notizie di sé.
Per due giorni la zona è stata sorvolata da elicotteri e a terra sono state impiegate unità cinofile e volontari per ritrovare i ragazzi, ma solo questa mattina un addetto alla manutenzione stradale, fermandosi ai bordi della statale, ha notato in basso, in mezzo alla vegetazione ancora fitta e verde, la Fiat 500 bianca completamente accartocciata e distrutta. Sopra i corpi senza vita dei due ragazzi che, secondo le prime risultanze del medico legale, sarebbero deceduti sul colpo per uno schianto contro un albero dopo aver perso il controllo della guida sulla carreggiata.
(Foto di copertina tratta da fanpage.it)