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Un'immagine della rapina alla farmacia del Palucco
Cronaca
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Asti, 4 arrestati per la rapina alla farmacia e al Carrefour: uno è un collaboratore di giustizia

Insieme a due giovani pugliesi considerati dei “trasfertisti” delle rapine e ad un operaio di Nichelino che guidava la Panda a noleggio usata per fare i colpi

Indagini congiunte

Tempi di indagine record per i carabinieri del Nucelo operativo e radiomobile e la sezione antirapine della Squadra Mobile di Asti su due rapine che avevano destato molto allarme sociale.

Entrambe erano accadute ad inizio settembre, a distanza di qualche giorno l’una dall’altra: prima alla Farmacia del Palucco dove in due, travisati, erano entrati e, revolver alla mano, si erano portati via l’incasso della mattinata, circa 1500 euro alla presenza della dottoressa e di una cliente (nella foto un frame della videosorveglianza interna).

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La seconda è avvenuta sette giorni dopo in via Baracca, al supermercato Carrefour Express dove ad agire erano  stati in tre e si erano portati via la cassa contenente 2 mila euro. Nella rocambolesca fuga a piedi uno di loro, Cosma Damiano Vaccariello di 19 anni, residente a Barletta, era stato arrestato dalla Polizia mentre gli altri due erano riusciti a dileguarsi.

Ma c’era un denominatore comune che univa i due colpi: la Fiat Panda di colore scuro vista sul luogo degli esercizi rapinati. Grazie alle telecamere ad alta definizione della Farmacia del Palucco, gli inquirenti erano riusciti a circoscrivere automezzo e una parte di targa risalendo poi all’intestatario, ovvero una società di leasing del Torinese. Una volta contattata, la società ha immediatamente riferito che quell’auto era stata data in noleggio ad una ditta risultata estranea alle rapine. Ma grazie a questo percorso a ritroso è stato possibile individuare il dipendente che ce l’aveva nella disponibilità, ovvero Domenico Monteleone, 46 anni di Nichelino, fra gli arrestati di ieri.

L’importanza della videosorveglianza

Con la targa della Panda e un’analisi attenta di tutte le telecamere di sorveglianza cittadine, carabinieri e polizia sono riusciti a tracciare con precisione gli spostamenti dell’auto sicuramente usata per fare le rapine arrivando ad un indirizzo preciso dalla quale partiva e al quale tornava dopo i colpi. A quell’indirizzo vive, sotto copertura, un collaborazione di giustizia.

Con ulteriori accertamenti tecnici, è stato ricostruito quello che viene considerato dai sostituti procuratori Macciò e Fiz il gruppo che ideava le rapine, a casa del collaboratore che fungeva da basista e poi le metteva in opera. Oltre a Monteleone, Vaccariello e al collaboratore, è stato individuato anche Giuseppe De Fazio, 19 anni di Barletta. Quest’ultimo e Vaccariello sono considerati i “trasfertisti della rapina”. Al collaboratore viene imputata solo la seconda rapina, quella al Carrefour e non la prima alla Farmacia del Palucco.

«Con questa rapida indagine congiunta – ha commentato il Procuratore della Repubblica Alberto Perduca – è stata data risposta a due fatti che avevano destato un alto allarme sociale trattandosi di rapine con utilizzo di armi verosimilmente vere».

Tutti e quattro i presunti rapinatori sono stati arrestati e portati in carcere tranne Vaccariello che già vi si trovava dall’arresto in flagranza post rapina al Carrefour.

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