Quest’anno l’appello arriva un po’ prima del solito per dare tempo alle famiglie di pensare ad un progetto di grande valore sociale internazionale ed organizzarsi.
A farlo è l’associazione astigiana “Smile per i Bambini di Chernobyl” che, dall’anno scorso, ha ripreso le accoglienze dopo lo stop dovuto alla pandemia.
Ma non più con i ragazzini bielorussi che vivevano vicino alla centrale nucleare esplosa e per i quali un mese di soggiorno in area non contaminata significava salute regalata. Purtroppo il governo bielorusso, a causa della guerra in Ucraina, ha bloccato i visti per l’Europa.
Così ad essere accolti, per il secondo anno, saranno i bambini ucraini che da tre anni convivono con la guerra.
Giusy Vercelli, presidente dell’associazione, lancia un appello alle famiglie astigiane che vogliano accogliere da metà giugno a fine luglio un ragazzino ucraino (l’età è intorno agli 11 anni) per regalare un mese e mezzo di vacanza, di serenità, di sole, di svago e anche di check up medico completo.
«Tendenzialmente vorremmo riospitare i ragazzini dell’anno scorso – spiega – ma abbiamo bisogno di qualche famiglia nuova che si avvicendi nell’accoglienza e che possa sostituire quelle che, per vari motivi, non possono più dare la loro disponibilità».
Le famiglie che volessero aderire all’appello di Smile, possono contattare direttamente la presidente Giusy Vercelli con messaggio whatsapp al numero 328/6884999 oppure inviando mail a paolo.giusi@virgilio.it entro il 16 marzo.