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Cronaca

Asti, dalla polizia incontri con gli anziani per difendersi dalle truffe

Cinque tappe con incontri la prossima settimana nelle parrocchie e circoli ricreativi

Incontri informativi

“Non siete soli, chiamateci sempre”. È la campagna di incontri informativi allestita dalla Questura di Asti e che prenderà il via la prossima settimana, rivolta a contrastare il fenomeno delle truffe agli anziani, che si sono ripresentate con la fine del lockdown. L’iniziativa, ideata dalla polizia astigiana e che anticipa la campagna informativa nazionale, è stata presentata in Questura dal Vicario Vittoria Rissone, con accanto il dirigente delle Volanti Francesco Gigante e il commissario Valerio Coluccio, in servizio ad Asti dalla scorso mese di aprile. «Il periodo dell’estate e delle vacanze è particolarmente delicato perché l’organizzazione familiare in alcuni casi si modifica e coloro che io chiamo “diversamente giovani” devono sapere che non sono soli e che possono fare affidamento su di noi – ha spiegato la dottoressa Rissone – Gli incontri che abbiamo allestito hanno l’intento di rendere ancor più concreta la nostra vicinanza. Poniamo grande attenzione agli anziani e ad un fenomeno come quelle delle truffe che spesso li colpisce».

In chiese e circoli

Gli appuntamenti, presso parrocchie e centri di aggregazione, prenderanno il via martedì, 21 luglio, alle 18,30, al Santuario della Madonna del Portone; mercoledì 22 luglio l’incontro sarà alle 17 al Circolo Way-Assauto in corso Pietro Chiesa e alle 18,30 alla chiesa di San Pietro; giovedì 23 luglio alle 10 alla sede dell’Associazione Alpini al Parco Rio Crosio e alle 17 alla parrocchia del Don Bosco. «Nelle cinque tappe previste andremo noi dagli anziani per parlare loro di persona, spiegando le tecniche solitamente usate dai truffatori, attraverso anche l’ausilio di slide e opuscoli, e fornendo utili consigli da mettere in pratica sia in casa sia per strada, per evitare di rimanere vittime di malfattori», ha spiegato il commissario capo Gigante, che insieme al dottor Coluccio ha pensato alla speciale iniziativa a tutela degli anziani astigiani. «Abbiamo ritenuto importante offrire un contatto diretto con il personale della polizia – ha evidenziato la dottoressa Rissone – Obiettivo degli incontri è anche dare la possibilità agli anziani di momenti di partecipazione, dialogo con agenti di polizia giovani che prestano loro attenzione e di occasione di esprimere le loro idee o dubbi».

Le tecniche più diffuse

«Illustreremo i principali stratagemmi con cui i truffatori carpiscono la fiducia degli anziani nell’intento di derubarli – ha spiegato il commissario Coluccio – Le tecniche sono quelle che ormai si conoscono, ma che è necessario continuare a evidenziare agli anziani: ad agire sono spesso finti tecnici del gas o dell’acquedotto o persone che si presentano a casa fingendosi rappresentanti delle forze dell’ordine; oppure persone che seguono gli anziani mentre da casa si recano negli uffici postali o in banca. Riteniamo che gli incontri informativi rappresentino la modalità più efficace per attirare l’attenzione degli anziani su situazioni che magari essi non reputano pericolose, ma che spesso sono proprio all’origine di truffe e furti». Tra le tecniche più diffuse quella di presentarsi come addetti dell’acquedotto inviati per verificare un inquinamento dell’acqua potabile: la richiesta, una volta entrati in casa, è quella di inserire tutto l’oro custodito nell’abitazione in un sacchetto da riporre nel frigorifero per evitare danni durante le operazioni di verifica. Ma si tratta di uno stratagemma per portarsi via denaro e oggetti preziosi appena l’anziano distoglie l’attenzione. Non mancano poi finti impiegati delle poste che chiedono di verificare l’autenticità delle banconote e falsi avvocati che si presentano come inviati dai figli chiamati ad assisterli; e neppure personaggi fantasiosi portatori di eredità di qualche lontano parente. Il consiglio basilare è quello di non aprire la porta di casa a persone che non si conoscono e in caso di dubbio rivolgersi ad un parente o alle forze dell’ordine chiamando il numero unico 112. «È inoltre fondamentale, nel caso si venga raggirati e derubati – ha aggiunto il dottor Gigante – che la segnalazione alle forze di polizia venga fatta tempestivamente: solo così possiamo cogliere sul fatto i truffatori. Non c’è nulla di mortificante nell’essere truffati ed è fondamentale subito rivolgersi alle forze dell’ordine».

(Foto Billi)

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